Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Roberto De Zerbi si è raccontato a cuore aperto. L'ex allenatore del Sassuolo, ora al Brighton, ha parlato del rapporto con i suoi ex calciatori: "Con il 95 per cento ci vogliamo bene. Lego molto con i più sensibili. Berardi, Antonio Vacca, Iannello. E Boateng. Il calciatore più sensibile che ho mai avuto".

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Matias Viña: "Ho parlato con Alvarez e Traoré: vi dico perché ho scelto il Sassuolo"

Pinamonti e quell’esultanza che dice tutto. Il Sassuolo aspetta i suoi gol

Sassuolo Fantacalcio 23/24: scommesse, consigli acquisti asta e sorprese

Il talento da considerare una battaglia persa?
"Schiappacasse. L’ho avuto al Sassuolo. Potenziale incredibile, sensibilità unica. Alle spalle, un’infanzia difficile. Quando ho saputo che è stato arrestato per possesso di un’arma e di stupefacenti, mi sono chiesto se avrei potuto fare di più per aiutarlo".

Ami il talento. È come se tu cercassi da allenatore la storia perfetta, quella che tu non sei riuscito a darti da calciatore.
"Ho avuto il grande culo di due vite. Una da calciatore per capire, la seconda da allenatore per non sbagliare. Il carattere mi ha penalizzato da calciatore".

Un allenatore con cui ti sei particolarmente scontrato?
"Con quasi tutti. Molto forte lo scontro con Cosmi, salvo poi ritrovare un buon rapporto quando non è stato più mio tecnico. Pasquale Marino uno dei pochi che ha saputo prendermi. Stimo quelli come lui, come Mazzone e Ranieri. Uomini veri e leali".

Il talento che ti è piaciuto veder crescere.
"Locatelli. Me lo porterei ovunque. Così, Berardi: è come un bambino quando gioca a calcio. Vuole divertirsi. Bravissimo ragazzo, introverso come pochi".

Non c’è vita fuori dal pianeta calcio?
"Tra una finale di Champions e un concerto di Vasco Rossi non avrei dubbi, scelgo Vasco. Mi fa piangere. Ogni anno mi travesto e mi faccio due o tre suoi concerti, con mia figlia, nel prato, mischiato alla gente nelle prime file. Me lo sono anche tatuato Vasco…». (me la fa vedere la faccia di Vasco sul braccio)"

Quando tornerai all’ovile?
"A oggi non ci sono le condizioni, ma tornerò sicuro, sono italiano e amo l’Italia. Qui ho altri 2 anni di contratto e mi trovo bene, ma sono un meteoropatico. Ho bisogno del sole, della luce".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Ven 18 agosto 2023 alle 11:11
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
vedi letture
Print