Io dico sempre che ognuno è libero di pensarla come vuole. E dunque, anche sul 'caso' Mapei-tricolore ognuno è liberissimo di avere la propria opinione ma questa guerra ideologica, come tutte le guerre, non fa bene a nessuno e soprattutto non avrà vincitori. Sì, perché i tifosi del Sassuolo dovrebbero costruire un monumento a Giorgio Squinzi, ma anche i tifosi della Reggiana dovrebbero dire grazie a Mapei. So che questo pezzo sarà impopolare, probabilmente arriveranno gli insulti, ma non mi importa. Sono convinto che anche i tifosi granata dovrebbero ringraziare la Mapei che, no, non fa quello che vuole senza chiedere il permesso, ma è un'azienda seria (e non devo dirlo certamente io) ma soprattutto vuole fare qualcosa non fine a se stessa, investendo il proprio denaro.

Come ha spiegato ieri Simona Giorgetta, nipote di Giorgio Squinzi, amministratore delegato di Mapei Stadium S.r.l., l'intento è quello di fare qualcosa anche per il territorio e soprattutto di lasciare il segno, provando a migliorare, a guardare oltre, andando avanti: "Io ho fatto gli studi classici, è rimasta nella memoria mia personale un giuramento che veniva fatto dai politici ateniesi "mi impegno a restituire alla fine del mio operato una città migliore di come l'ho trovata" e questo è lo spirito che ha sempre animato Mapei Stadium nella sua gestione, speriamo che nel 2052 lo stadio sarà ancora più bello di oggi, come speriamo che venga giudicato oggi".

Ecco, cara Simona Giorgetta, mi creda, voi avete già fatto tanto e ogni persona con un minimo di intelligenza sa che deve solo ringraziarvi (e la stragrande maggioranza dei tifosi del Sassuolo, se non addirittura il 100%, lo sa e vi è grata). Ma non solo i tifosi del Sassuolo, ripeto. Anche i tifosi della Reggiana ma più in generale i reggiani. Senza Mapei, lo stadio di Reggio Emilia non vivrebbe nel presente ma sarebbe una cattedrale nel deserto coperta dai granelli di sabbia del passato. Circa 18 milioni di euro di investimenti per ammodernare e rendere lo stadio 'godibile' e accessibile a tutti. Ai tifosi di Sassuolo, Reggiana e ovviamente anche agli ospiti, ma anche ai cittadini, ai bambini, con tantissime iniziative. E ora anche con un'opera d'arte sulla facciata. Uno stadio che è un gioiellino invidiato da molti. Ecco, è la solita storia: chi ha il pane non ha i denti e viceversa. Complimenti, per quanto possano valere i miei complimenti, anche all'artista Olimpia Zagnoli. Ascoltando le sue parole in conferenza, guardando il video dei tifosi del Liverpool che cantano "She loves you" dei Beatles, si capisce la vera essenza della sua opera.

E il tricolore? Che dite, c'è abbastanza tricolore? Ho già sentito dire "eh ma senza le polemiche che hanno preceduto la conferenza stampa non ci sarebbe stata questa attenzione per il tricolore" e ho anche letto critiche alla scalinata tricolore (c'è chi ha parlato anche di vilipendio!). La controprova sulla prima frase non l'avremo mai ma è anche vero che il mondo è pieno di caga cazzi (Quanno ce vo' ce vo')! E poi, solo chi fa sbaglia. E chi critica e basta, di solito, non ha mai fatto un c...nulla! "Mi impegno a restituire alla fine del mio operato una città migliore di come l'ho trovata". Dovrebbe valere per tutti i cittadini di qualsiasi città, paese, comune, borgo, paesucolo del mondo. Mapei con tutto quello che sin qui ha fatto per il Mapei Stadium è ampiamente in credito. Con Sassuolo. Ma anche con Reggio Emilia, città del tricolore.

Sezione: Editoriali / Data: Gio 13 aprile 2023 alle 15:29
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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