Nuove esternazioni di Massimo Cellino, il presidente del Brescia, che non mancheranno di far discutere. In occasione della presentazione del rinnovo di sponsorizzazione con Dac, ha ribadito che "la squadra a disposizione di Maran ha tutto per giocarsela con le altre e andare in Serie A". Ma è anche tornato ad attaccare il calcio italiano: "Sono molto arrabbiato. Fui tra i sostenitori dell’elezione di Gravina, ma da lui mi aspettavo più determinazione e cambiamenti".

Ha proseguito poi Cellino: "In FIGC noi presidenti di club ormai non contiamo più nulla, abbiamo perso valore e potere negli ultimi dieci anni, ci chiedono solo di mettere i soldi e basta. La vicenda dei diritti tivù in Serie B è avvilente, siamo sottopagati per lo spettacolo che produciamo e per come cerchiamo di formare calciatori italiani. Poi ci meravigliamo se la Nazionale non ha giocatori... Questo sistema scoraggia anche investitori, sia dall’Italia che dall’estero".

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E poi l’affondo sulle altre società: "Viene avvantaggiato chi non paga, ci sono club tenuti a galla con i soldi dello Stato. Il Genoa, la Sampdoria fanno i concordati, io ho sempre pagato tutto e tutti. Non faccio assegni falsi come qualcuno che voleva provare a comprare il Brescia". E per stavolta può bastare. Alla prossima puntata. 

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Sezione: Non solo Sasol / Data: Sab 03 agosto 2024 alle 15:37 / Fonte: Tuttosport
Autore: Manuel Rizzo
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