Ritmo, sudore, vittorie e tortei di patate. Si è chiuso il ritiro del Sassuolo con il 3-1 in amichevole contro il Trento. Tre successi su tre per la formazione di mister Fabio Grosso nel ritiro di Ronzone con 27 gol fatti, di cui 22 all'Alta Anaunia, formazione di Prima Categoria, e un gol subito (ieri contro i trentini, delle tre la migliore tra le formazioni affrontate). È calcio d'estate, ça va sans dire, e tutto va preso con le pinze, non solo i tortei di patate nei piatti degli aperitivi nell'Alta Val di Non, ma i primi segnali del nuovo corso sono incoraggianti. Si sono viste cose interessanti in campo, soprattutto nella gara di ieri contro il Trento, con le idee del nuovo allenatore che pian piano stanno entrando nella testa dei calciatori. Il tecnico ha lavorato sulle uscite in pressing, una vera e propria catena di montaggio con il movimento di Bajrami (la mezz'ala/trequartista) e a seguire quello di Obiang (ieri centrale) e via via tutto il resto. Certo, a volte si rischierà di prendere qualche imbucata, ma se le cose andranno per il verso giusto, quando il meccanismo sarà ben oliato, potremo vederne delle belle (o almeno si spera).

Grosso ha insistito molto sullo spirito della squadra, che per restare in tema non deve essere lo spirito di patata (e in questo editoriale ce n'è tantissimo) ma deve essere quello vero, battagliero, la base su cui costruire la nuova casa. Poi vanno scelti anche gli inquilini giusti e in questo momento la situazione non è delle migliori perché il cantiere è apertissimo, il cartello lavori in corso si legge anche a distanza di km, e l'incertezza non piace - lo si legge tra le righe - all'allenatore che ha parlato di punti interrogativi da trasformare in punti esclamativi.

Palmieri è a lavoro, non ha un compito semplice perché è uscito Matheus Henrique ed è entrato Caligara, e ora c'è bisogno di nuove uscite, ma come sempre alle condizioni del Sassuolo. "Bomba su bomba arriveremo a Roma" di Antonello Venditti canticchiava il direttore nell'hotel dei neroverdi mentre scendevo le scale per l'intervista esclusiva a Filippo Missori (e ringrazio anche pubblicamente il Sassuolo per l'accoglienza e tutto il resto, avrei evitato la scelta dell'hotel neroverde a Fondo, forse c'era del perverso masochismo nella scelta oppure era una speranza perché chi tocca il fondo può solo risalire). Ma i soldi arriveranno da Roma? E le bombe di mercato? Sappiamo che è in corso una chiacchierata con la Lazio per Laurienté ma Lotito, si sa, non ama spendere e spandere e un parsimonioso in una bottega cara è un po' come mettere il topping al cioccolato sullo strudel, non ci azzecca niente (si scherza Tommaso), non ne uscirà mai qualcosa di buono, e non è un caso forse che sin qui gli affari tra Lazio e Sassuolo siano rari e quasi introvabili come la figurina di Volpi e Poggi della Dolber.

Dunque, saranno giorni di attesa per il Sassuolo e i suoi tifosi. Le voci di mercato ora sembrano essersi spostate in direzione difesa. Piace Odenthal, gigante di 1,93 del Como, e piace anche Lucchesi, 1,90 della Fiorentina. Muscoli e centimetri per la difesa che come vi abbiamo anticipato potrebbe perdere Ruan Tressoldi, in attesa di capire se arriveranno le offerte giuste per Martin Erlic. Il resto si vedrà. Intanto, il Sassuolo torna a casa dopo il ritiro nell'Alta Val di Non, con qualche certezza in più e forse anche con qualche sorriso in più che serviranno per curare la depressione post-retrocessione. Fabio, l'ottimismo è il profumo della vita!

Sezione: Editoriali / Data: Gio 25 luglio 2024 alle 19:06
Autore: Antonio Parrotto
vedi letture
Print