Commentare un 22-0 contro una squadra di prima categoria che non riusciva a mettere insieme tre passaggi di fila e sul pressing era costretta a rinviare è inutile come far capire a chi copia senza rispetto che al massimo può diventare una scadente imitazione, nulla più. Il Sassuolo è partito con un roboante 22 a 0 contro l'Alta Anaunia che serve quantomeno a tenere alto il morale della squadra perché Fabio Grosso è ripartito da due concetti base: la grinta e l'autostima. L'ambiente neroverde è depresso dopo la retrocessione, in squadra ci sono molti rami secchi da potare ancora e qualcuno ieri è rimasto in disparte, e il lavoro per il tecnico sicuramente, almeno in questo momento, non è per niente facile perché deve lavorare con le due-tre anime presenti all'interno dello spogliatoio perché ci sono quelli che hanno ancora voglia di indossare la maglia, ci sono i giovani che sono nel limbo e poi ci sono quelli che a Sassuolo non ci vogliono più stare ma - da contratto - finché non trovano un compratore devono lavorare con la rosa attuale.

Le scelte, ho provato a chiederlo ieri a mister Grosso a Ronzone, al momento sono indicative però intanto le prendiamo per buone per degli spunti perché il Sassuolo è ancora tutto un cantiere aperto ma intanto ieri qualcosina nell'Alta Val di Non si è visto. La prima cosa è la scelta dei portieri: primo tempo a Turati, secondo a Consigli. Un segnale? Ovvio, è ancora presto per dirlo perché non sappiamo se Turati resterà (dipenderà dalle offerte che arriveranno, con una offerta irrinunciabile va via) e poi perché c'è ancora un mese di lavoro per le scelte definitive ma intanto può essere un segnale sulla direzione che vuole intraprendere Grosso. Completamente differente la gestione della gara dei due portieri: molto più 'esay' Turati con i consigli (gioco di parole voluto) ai compagni mentre Andrea di consigli ne ha dispensati parecchi, ha giocato la partita, guidando con il joystick i movimenti dei suoi, dalla difesa ai centrocampisti, passando per gli attaccanti, le sue urla a tratti si sentivano più di quelle di mister Grosso, che tranne per alcuni tratti di partita, ha vissuto la gara comodamente seguito in panchina, d'altronde l'avversario lo permetteva.

Bello inoltre rivedere Agustin Alvarez in una discreta forma. Ha giocato largo a destra nel tridente, ha battuto i calci piazzati sfornando diversi assist ai compagni che ne hanno approfittato. Serviranno test più probanti per il Canario così come per Yeferson Paz, Stefano Piccinini e tutta la banda tornata in neroverde, però qualcuno di questi ragazzi potrà sicuramente far comodo durante l'anno e mi è piaciuto molto un richiamo del tecnico a un giovane che aveva appena effettuato un passaggio 'alla leggera': il tecnico lo ha subito richiamato invitandolo a non essere superficiale. Grosso lavora per tenere alto il morale e, come detto, il 22 a 0 può sicuramente dare benzina per alimentare la spinta. Questo il morale della favola dopo la vittoria di ieri.

L'altro segnale è la fascia da capitano a Filippo Romagna e a Pedro Obiang nella ripresa. Il difensore è tornato dal prestito alla Reggiana dove ha giocato 16 gare e lasciando un buon ricordo. La Regia lo riprenderebbe volentieri ma Filippo, se in condizione (purtroppo questo se bisogna sottolinearlo visto il passato) è un giocatore che con la B non ha nulla a che vedere e potrebbe diventare un valore aggiunto. Idem Pedro che dovrebbe restare (salvo richiami di vecchi amori) a guidare la banda neroverde che a breve accoglierà il mancino di Fabrizio Caligara. Colpo se vogliamo 'inaspettato' in questa fase del mercato, soprattutto perché a centrocampo la coperta nonostante la cessione di Matheus Henrique sembra abbastanza lunga. Mancano però i mancini e Caligara, che ha dimostrato di essere un giocatore importante per la categoria, ha lavorato con Grosso nel settore giovanile della Juve, di qualità in quel piede mancino ne ha da vendere. Ovviamente Fabrizio Caligara non sarà l'unico colpo di questo calciomercato Sassuolo che è partito a rilento, giocoforza per via delle tante cessioni da effettuare, e che presto potrebbe vivere una 'improvvisa' accelerata perché qualcosa bolle in pentola. E la pasta è arrivata quasi a cottura. Chissà se sarà al dente o meno...

Sezione: Editoriali / Data: Gio 18 luglio 2024 alle 17:49
Autore: Antonio Parrotto
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