Forse era meglio giocare col calciomercato Sassuolo aperto! Dopo il sospiro di sollievo tirato da Fabio Grosso alla mezzanotte del 30 agosto perché i big sono rimasti e non li ha portati via il mercato e sono arrivati anche 7 nuovi innesti forse il mister avrà rivisto i suoi pensieri. Forse era meglio giocare col mercato aperto perché il Sassuolo ad agosto, con le trattative aperte, non aveva mai perso una sconfitta mentre ieri, all'indomani della chiusura all'Hotel Sheraton San Siro Milano è arrivata la prima sconfitta. E che sconfitta! Se nelle prime quattro gare della stagione, Coppa Italia compresa, il Sassuolo aveva dimostrato di poter fare un sol boccone del campionato anche senza spingere al massimo sull'acceleratore, perché se fossero arrivati 9 punti nelle prime 3 nessuno avrebbe gridato allo scandalo, ieri i neroverdi si sono sgonfiati come un palloncino che si incaglia tra gli alberi e colpisce un ramo appuntito.

Il Sassuolo si è sgonfiato al primo vero ostacolo della stagione perché la Cremonese, nonostante la classifica che dopo le prime giornate non mette in mostra tutti i reali valori, era nettamente l'avversaria più forte sul cammino. I grigiorossi lotteranno per il vertice, Stroppa ha due squadre, ma da questo punto di vista Grosso non può lamentarsi. La Cremonese è stata cinica perché ha tirato 5 volte in porta (come il Sassuolo) e ha fatto 4 gol e ha sfruttato le amnesie difensive che dalle parti del Mapei Stadium tutti i tifosi 'ricordano' benissimo, visti gli scempi del recente passato. Non fraintendetemi, la Cremo ha stra-meritato la vittoria, perché a volte parlare di cinismo sembra quasi un non complimento, ma non è questo il caso. Il problema vero semmai è che loro sono arrivati in porta con tutto il pallone, questo deve far riflettere.

Il Sassuolo non c'è stato in campo o forse c'è stato troppo poco e anche le scelte iniziali di mister Grosso, che nelle prime uscite invece aveva convinto, non hanno dato all'allenatore quanto sperato. Russo e Mulattieri in questo momento meritano di giocare sempre, Moro a parte il rigore ha fatto poco e nulla, Antiste da punta è sembrato un pesce fuor d'acqua e a centrocampo Caligara, che dopo Catanzaro ha sempre giocato titolare, non ha ancora tirato fuori prestazioni di livello e ieri è stato tra i più negativi in una giornata dove però solo chi è subentrato è sembrato far meglio rispetto a chi era in campo dall'inizio. Infine la difesa. Ma non solo i quattro difensori, il discorso è legato alla fase difensiva, che ieri è mancata e ha fatto rimpiangere i bistrattati difensori del passato.

Il Sassuolo non era mai andato sotto e non aveva mai subito più di un gol. Ieri è andato sotto di un gol per due volte e poi è precipitato incassando 4 gol. Una lezione severa che deve però servire da lezione. Il Sassuolo è andato a ripetizione dalla Cremonese, una squadra coesa che ha lottato con le unghie e con i denti, con gli attaccanti che sono stati i primi difensori. Ovviamente è ancora presto per far drammi però questa lavata di testa avrà un senso e potrà essere digerita meglio solo se i neroverdi impareranno davvero la lezione, se da qui metteranno un punto, capiranno gli errori e ripartiranno. D'altronde sono convinto che, nel calcio come nella vita, se non si sbaglia non si impara. Se uno pensa di fare solo cose giuste e non si rende conto di aver sbagliato e soprattutto di poter sbagliare, non riflette sugli errori e non cambia, non migliorerà mai. Il Sasol ha sbagliato e ci sono due modi per reagire: farsi risucchiare nel vortice sprofondando sempre più oppure rimboccarsi le maniche e reagire. Il 15 settembre a Carrara contro la Carrarese scopriremo cosa avrà scelto di essere il Sassuolo di Fabio Grosso.

Sezione: Editoriali / Data: Dom 01 settembre 2024 alle 15:52
Autore: Antonio Parrotto
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