Forse sarebbe ora che si iniziasse davvero a fare qualcosa per il bene del calcio italiano. Forse sarebbe ora che gli slogan e le belle parole pronunciate dalla classe dirigente venissero trasformate in fatti. Forse sarebbe ora di darsi una svegliata perché ci stanno soffiando i talenti da sotto al naso e assistiamo inermi al nuovo 'sacco di Roma'. In questi giorni si è parlato tanto del futuro del calcio italiano, un futuro che comincia molto male in questo presente. I club tedeschi stanno portando via alcuni dei migliori talenti italiani, dimostrando innanzitutto grande lungimiranza, ma anche 'scaltrezza all'italiana', perché grazie alle nuove norme in questi mesi si sta assistendo a un espatrio non indifferente.

In principio fu Luca Reggiani, difensore centrale classe 2008 del Sassuolo, tra i più promettenti della cantera neroverde ma più in generale tra i più promettenti della sua età, non a caso nel giro delle nazionali giovanili e capitano dell'Italia Under 16. Il Sassuolo aveva programmato un percorso ad hoc per lui, come è avvenuto per altri talenti che poi hanno spiccato il volo, ma il Borussia Dortmund a gennaio ha atteso il 9 gennaio, giorno del 16° compleanno di Luca, per strapparlo al club neroverde. Un talento di cui sentiremo parlare. Uno scippo alla luce del sole perché i regolamenti attuali permettono questo. Un evento che si sta ripetendo anche quest'estate con le tedesche, ancora loro, protagoniste: prima Samuele Pià, classe 2008 dell'Atalanta e figlio di Inacio che è andato al Borussia Dortmund, poi Guido Della Rovere, classe 2007 della Cremonese che andrà al Bayern Monaco.

Una soddisfazione, certo, vedere questi giovani talenti protagonisti in club così importanti ma un campanello d'allarme, un urlo disperato come il quadro di Munch che risuona e deve risuonare tra le segrete stanze del calcio italiano perché una razzia simile non è più ammissibile. Perché i nostri dirigenti stanno dormendo e sono sempre più attaccati a quella maledetta poltrona. E il calcio italiano va sempre più a rotoli. Tanto loro, gira che ti rigira, dormono su sette cuscini. Al limite cambiano solo la federa ma mai la federa...zione.

Sezione: Editoriali / Data: Gio 04 luglio 2024 alle 19:15
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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