Il Sassuolo ha scelto Davide Ballardini, l'uomo delle 5 salvezze da subentrato che ha vinto anche una Supercoppa italiana ai tempi della Lazio battendo l'Inter di José Mourinho e ha alle spalle 15 avventure in Serie A, mai dall'inizio alla fine (è l’allenatore che più volte è subentrato a stagione in corso alla guida di un club nella Serie A a girone unico (dal 1929/30), ovvero 12). Il curriculum parla per il tecnico romagnolo che lo scorso anno non è riuscito nella difficile impresa di salvare la Cremonese ma i grigiorossi con lui hanno sperato per un lungo periodo di riuscire a ottenere una salvezza che avrebbe avuto del miracoloso. Quest'anno è ripartito da Cremona ma non c'erano le condizioni per andare avanti ed è stato esonerato dopo aver collezionato 6 punti in 5 giornate.

L'ostacolo principale dell'accordo era dettato dalle condizioni economiche e, anche per questo, i neroverdi hanno tentato altre strade, come quelle che portavano a Rino Gattuso e soprattutto a Fabio Grosso, ma i due non vogliono 'bruciarsi' e per questo hanno rifiutato la panchina. Così, dopo il 6-1 subito contro il Napoli con Bigica in panchina, c'è stata l'accelerata per Ballardini e in poche ore si è arrivati all'accordo con il tecnico che stamattina ha risolto il suo contratto con la Cremonese e ha firmato fino a giugno a cifre comunque importanti, con il suo staff al completo, e con un importante bonus per la salvezza.

Quella di Ballardini è la scelta più logica in questo momento. Dopo Davide Nicola, ormai non più su piazza, Ballardini era probabilmente il profilo migliore. Serve un tecnico che sappia dove mettere le mani in una situazione difficile ma non tragica e che riesca a riaccendere l'interruttore neroverde, andando via via spegnendosi, fino ad arrivare al cortocircuito con il Napoli. Balla è un tecnico sottovalutato, che è sempre riuscito a lasciare il segno, anche in poco tempo, nelle squadre che ha allenato e questo è quello che serve in questo momento al Sassuolo, specie a 12 giornate dalla fine, dove non c'è tempo di pensare al futuro, ma bisogna tuffarsi nel mood della lotta salvezza, resettando, e spingendo al massimo sull'acceleratore. Poi il resto dipenderà dalle risposte del gruppo e dall'empatia che il nuovo tecnico riuscirà a generare con loro, però la scelta della società è giusta.

Un ringraziamento anche a mister Bigica che ci ha messo la faccia, sporcandosi le mani e speriamo senza macchiare il curriculum, provandoci con tutto se stesso in uno dei momenti più difficili della storia del club neroverde da 11 anni a questa parte. Avrebbe sicuramente meritato un esordio diverso ma sono sicuro che avrà il tempo per rifarsi. Ora dovrà essere bravo anche lui, insieme ai suoi ragazzi, a lasciarsi alle spalle questa assurda settimana per restare concentrati per il raggiungimento di un grande obiettivo: la seconda partecipazioni nella storia del club alle fasi finali del campionato Primavera. Per il futuro ci sarà tempo.

Sezione: Editoriali / Data: Ven 01 marzo 2024 alle 17:41
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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