Ci sono pareggi e pareggi. Non so quante squadre riusciranno a uscire indenni quest'anno dal Romeo Menti di Castellammare di Stabia perché la Juve Stabia vista ieri contro il Sassuolo, ma anche la squadra che ad esempio è stata capace di vincere contro la capolista Pisa, è una squadra che darà del filo da torcere a tutti, specie se manterrà quella voglia e quell'intensità. L'imprinting di Pagliuca era chiaro ed evidente e Grosso e il Sassuolo lo sapevano e così i neroverdi sono scesi in campo con l'elmetto da guerra, senza giocare la gara della vita ma lottando sulle seconde palle e facendo capire ai padroni di casa sin dalle prime battute che sapevano che quella non sarebbe stata una gara da 'fighetti' e che si sarebbero calati benissimo nella parte.

E il Sassuolo si è calato splendidamente nella parte come Robert De Niro ne il Cacciatore ed è stato bravo a superare anche gli imprevisti che si sono presentati nel corso della partita con Fabio Grosso che ad esempio non ha potuto mandare in campo Domenico Berardi e che a un certo punto ha dovuto fare delle scelte obbligate. La prima dopo nemmeno 20 minuti di gioco con l'infortunio di Josh Doig, uno dei migliori in questo avvio di stagione e che non si era mai fermato. Il secondo con il secondo cambio forzato a 9 minuti dall'ingresso in campo di Ghion, un altro che si era presentato molto bene dopo l'infortunio. Imprevisti che accadono ma che non hanno scomposto più di tanto il Sassolo di Grosso, costretto a rivedere i piani pur senza stravolgerlo e bravo a uscire indenne da un campo ostico.

Non si può vincere sempre, inutile dirlo, ma anche i pareggi possono dare delle consapevolezze e anche il 2-2 di Castellammare può servire a tenere alto il morale di una squadra che dopo la Cremonese non ha più sbagliato una partita. Sì, qualcosa in più con lo Spezia si poteva provare a fare, ieri c'è stata grande ingenuità, per due volte consecutive, perché come aveva rimarcato mister Bigica dopo la gara del Sassuolo Primavera contro il Torino Primavera, dopo aver segnato bisogna essere bravi a non subire gol nel giro di 5 minuti. E il Sassuolo in questo non è stato bravo perché ha rimesso in partita la Juve Stabia 4 minuti dopo il primo vantaggio e addirittura dopo un minuto scarso dopo l'1-2. Se c'è qualcosa da rimproverare agli uomini di Grosso sicuramente va ricercata nella poca attenzione avuta dopo il doppio vantaggio ma, come scritto già dopo il derby con il Modena, questa è una squadra forte, fortissima, ma che ha anche dei difetti.

Dietro, senza Filippo Romagna, la difesa qualche scricchiolio lo ha mostrato (era successo a Brescia, è successo anche ieri al Menti) e in avanti non c'è una vera e propria riserva di Samuele Mulattieri perché nonostante l'organico extra-large e la presenza di Luca Moro e Flavio Russo, la sensazione è che la società non stesse sbagliando scelta andando a prendere Gytkjaer a fine mercato o provandoci con lo svincolato Ciccio Caputo vista la mentalità di Grosso, che ama cambiare tanto di partita in partita e perché Russo è un giovane di belle speranze che ovviamente ha bisogno di tempo mentre Moro, nonostante il buon lavoro fatto nell'azione del primo gol, dopo l'exploit con il Catania si è ingrippato e non dà garanzie. Forse, in vista di gennaio, bisognerà iniziare a pensare a un correttivo in questo senso. Ma ora è presto. Sotto con il Mantova, un'altra gara complicata e da non sottovalutare.

Sezione: Editoriali / Data: Mer 30 ottobre 2024 alle 14:03
Autore: Antonio Parrotto
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