Speriamo non sia un presagio perché il Sassuolo affronterà nelle sue prime tre partite della stagione Cittadella (Coppa), Catanzaro (fuori) e Cesena (in casa). Alle ultime quattro Cesena (fuori), Carrarese (casa) Cremonese (fuori) e Catanzaro (casa). Notate qualcosa di curioso? Esatto, iniziano tutte con la lettera C e siete ufficialmente autorizzati a fare tutti gli scongiuri del caso e a ricorrere ai vostri gesti apotropaici preferiti (spoiler: è ironia). Peccato per il Bari, inserito alla terza giornata, perché alla quarta, alla quinta e alla sesta i neroverdi di Grosso sfideranno in serie Cremonese (casa), Carrarese (fuori) e Cosenza (fuori). Sembra uno scherzo ma a volte è strano il destino quindi è meglio non giocarci troppo e calarsi immediatamente nella nuova realtà con la giusta testa. Lo abbiamo capito nell'ultima stagione, quella che ha riportato il Sassuolo in B dopo 11 anni di Serie A. Speriamo di non doverlo capire nuovamente quest'anno perché di C, ma del fattore C, ce ne sarà bisogno in larga dose quando arriveranno i momenti bui e negativi.

Il commento 'diretto' al calendario Sassuolo è pleonastico, è esercizio per quelli bravi e se cercate quelli bravi che devono fare i bravi (chissà se Don Rodrigo ne sarebbe fiero) allora potete andare altrove, perché ora non si può conoscere la forma delle squadre, i loro obiettivi, la loro motivazione quando affronteranno il Sassuolo, così come non si può conoscere lo stato di forma dei neroverdi in quel determinato momento della stagione. Sicuramente però, chiudere con Cremonese e Catanzaro, due squadre che hanno perso i playoff l'anno scorso e, soprattutto i grigiorossi, ripartono con ambizioni da vertice visti i primi colpi chiusi come Vandeputte e Fulignati, fa capire che il finale di stagione potrebbe non essere semplice così come l'avvio al Ceravolo (e abbiamo visto l'anno scorso, con la prima a Cosenza ad agosto, quanto sia difficile e complicato andare al Sud, specie con il caldo agostano). 

La B è un campionato tosto, infame, difficile, imprevedibile, dalle mille sfumature, estenuante, dove c'è sempre una sorpresa, sia in positivo che in negativo e dove il livello delle squadre è più simile tra loro, perché il salto dalla C alla B è meno complicato del salto dalla B alla A dove la differenza tra le squadre è molto più marcata. L'impresa sicuramente per i ragazzi di Grosso - che intanto ha iniziato a lavorare in quello che definire cantiere aperto e in lento movimento sarebbe un eufemismo da far rabbrividire la Salerno-Reggio Calabria - sarà complessa e nonostante tutti stiano facendo a gara per inserire il Sassuolo nel novero delle favorite e 'già promosse' c'è ancora tanto lavoro da fare. E toccherà proprio a mister Fabio Grosso e alla dirigenza lavorare per riportare innanzitutto l'entusiasmo in una piazza depressa dove nemmeno 100 gocce di Prozac basterebbero per far passare il momento (e mi scuso con chi soffre per davvero).

Di sicuro, il tecnico si trova a dover affrontare un inizio di stagione non semplice. Tra meno di un mese ci sarà il debutto ufficiale in Coppa Italia e lì non si potrà più scherzare. La rosa adesso è extra-large ma quanti dei giocatori attualmente a Ronzone faranno parte del Sassuolo l'anno prossimo? Difficile dirlo ma sicuramente i cambiamenti saranno tanti. Il mercato si suddividerà in tre fasi e ora è in atto la prima, con la valutazione dei giovani a disposizione. Lo abbiamo spesso gridato a gran voce: perché non tenere Flamingo invece di andare a spendere soldi altrove? Perché non puntare su Oddei invece di andare a puntare su uno sconosciuto che viene dall'estero? Che peccato aver perso Pierini, avrebbe potuto far comodo. Ecco, ora sta accadendo ed è giusto attendere. O no? E Berardi intanto che farà? Tornerà davvero a fine agosto, giusto in tempo per preparare le valigie e andar via da Sassuolo o sarà 'costretto' a iniziare il campionato in B con il Sassuolo per poi far ripartire il tormentone a gennaio? Tanti i quesiti che al momento non hanno una risposta, o perlomeno non quella definitiva. Non quella che si può 'accendere', come avrebbe voluto Gerry Scotti, e dunque bisognerà avere pazienza.

Sezione: Editoriali / Data: Gio 11 luglio 2024 alle 12:53
Autore: Antonio Parrotto
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