“L'opportunità non si presenta: si crea!”. La stagione del Sassuolo post-retrocessione è cominciata a botta di motti motivazionali e vale anche per il calciomercato Sassuolo, dove bisogna riuscire a creare delle opportunità per delle cessioni importanti che al momento ingolfano il traffico in entrata perché siamo in overtourism più che a Santorini di questi tempi ma la villeggiatura è finita per molti. Non è una situazione semplice quella dei neroverdi. La retrocessione porta in dote tanti problemi e probabilmente se ne sta accorgendo Francesco Palmieri, che in questo momento ha il compito più difficile, e deve riuscire a trovare la quadra tra le richieste di Grosso, quelle del club che ovviamente deve vendere ma con grande attenzione al bilancio e non può permettersi minusvalenze, e le difficoltà di un mercato dove nessuno ha la grana, nemmeno gli inglesi così spendaccioni nel recente passato. Ed è forse per questo che la bugia bianca di Carnevali sull'interesse di Fenerbahce (che ha preso Saint-Maximin in quel ruolo) e Marsiglia (ha altre priorità) per stanare Lotito o gli altri compratori su Laurienté (ma l'a.d. neroverde è sempre stato un abile affabulatore in questo senso, non dimentichiamo le cessioni d'oro dell'ultimo decennio con l'appellativo di "bottega cara" che non è casuale) diventa lo specchio dei problemi neroverdi nel primo mese del calciomercato Sassuolo estivo.

Serve vendere per comprare, lo ripeto e lo ripetiamo da un bel po', e non è un caso se alle cessioni di Henrique ed Erlic sono corrisposti gli arrivi di Caligara e Odenthal. E a proposito di Cas, anzi di casi, le scelte di mister Fabio Grosso nell'ultima amichevole uniti anche ai segnali della serata di presentazione più ovviamente alle indiscrezioni in possesso, presentano una serie di esclusioni eccellenti che faranno discutere. Andrea Consigli non era presente alla presentazione. Domenico Berardi si confondeva con le luci verdi e le ombre nere della serata, Maxime Lopez è ai ferri corti così come altri elementi, Ruan Tressoldi ha chiesto di andare via, Andrea Pinamonti vuole partire, Emil Ceide idem, nelle ultime ore si è parlato anche di Stefano Turati (anche lui out dall'amichevole). Insomma, non vorrei essere nei panni del neo ds Palmieri! Nel Settore Giovanile Sassuolo ha abituato ai miracoli e forse è andato anche oltre con la vittoria dello Scudetto Primavera, ora dovrà riuscire in un nuovo miracolo.

Un altro compito difficile ce l'ha mister Fabio Grosso. Ieri dopo la meritata vittoria contro il Padova (risultato strettissimo) ha parlato di difficoltà oggettive ed è sotto gli occhi di tutti perché la rosa è troppo ampia, ci sono gli scontenti, e non è facile iniziare un nuovo progetto così. Ci vuole pazienza. La speranza è ovviamente quella che a fine agosto non ci saranno scontenti, non ci sarà gente che non ha più voglia di indossare questi colori, ma ci sarà solo gente che gioca con le palle per la maglia neroverde. Manca un mese alla fine del mercato, la sensazione è che il bello stia per arrivare. Proprio mentre sto per andare in ferie, ma a questo ci sono abituato.

Tra la serata di presentazione e l'amichevole giocata al Ricci infine, il Sassuolo ha ricevuto anche il caloroso abbraccio del suo pubblico. Ho avuto modo di arrivare verso Piazzale della Rosa di fatto insieme ai tifosi, essendomi trovato per pura coincidenza insieme a loro all'arrivo. Tra un paio di cori goliardici, bellissimo quello sulla maglia away (sembra l'Empoli ma è il blu Mapei, e devo dire che personalmente a me la maglia piace, così come mi piace il front della prima ma non il retro) e il momento finale post-amichevole con il Ricci con il battimani, sono arrivati sicuramente dei feedback positivi alla squadra. Bisogna creare una bella sinergia tra l'ambiente, la società, lo staff e i calciatori se si vuole fare qualcosa di importante perché tra qualche proclamino qua e là, un po' di scaramanzia e un po' di (giustamente) freno a mano tirato, l'obiettivo è uno soltanto. Amore mio dai non essere gelosa...

Sezione: Editoriali / Data: Gio 01 agosto 2024 alle 20:49
Autore: Antonio Parrotto
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