Lo sanno anche i muri: Andrea Pinamonti lascerà il Sassuolo nei prossimi giorni, nelle prossime settimane. Lo stesso farà Armand Laurienté. Insieme ai due attaccanti partiranno anche altri big. Al momento quello neroverde è un cantiere a cielo aperto perché le uscite bloccano le entrate. Un mercato sbloccato dall'arrivo di Fabrizio Caligara dall'Ascoli che aggiungerà qualità e un po' di estro mancino al centrocampo di Fabio Grosso. Il classe 2000 ex Juve ha fatto la preparazione con i marchigiani senza scendere in campo nelle amichevoli disputate dalla formazione bianconera perché il calciatore sapeva che sarebbe andato via da Ascoli.

La sua direzione sembrava essere più a Sud, verso Cosenza, ma alla fine l'ha spuntata il Sassuolo con un blitz in piena regola. A sorpresa. Come un po' di sorpresa ha destato la presenza dal 1' minuto di Andrea Pinamonti nell'amichevole vinta per 2-0 a Ronzone contro la SPAL. Il centravanti è in uscita e allora mi chiedo: non sarebbe meglio puntare sui giocatori che faranno parte della rosa del Sassuolo l'anno prossimo anche in questa fase di continue e necessarie sperimentazioni? Come l'Ascoli con Caligara (ma gli esempi sono molteplici), viste le poche certezze che ci sono in questa fase, forse sarebbe più giusto concedere più chances a chi sa che dovrà lottare con i colori neroverdi addosso l'anno prossimo. Nulla naturalmente contro Pinamonti, Laurienté o chicchessia ma il Sassuolo dovrebbe pensare al Sassuolo. Tutto il resto è noia.

E così, tra un colloquio di mercato e un altro, i neroverdi di Fabio Grosso hanno battuto per 2-0 la SPAL, formazione che disputerà il prossimo campionato di Serie C. Un test sicuramente più impegnativo e più serio rispetto a quello di pochi giorni prima con l'Alta Anaunia. Lo si è capito sin da subito non solo per la caratura dell'avversario ma anche per l'atteggiamento del mister neroverde: seduto in panchina per quasi tutta la gara contro l'Alta Anaunia, in piedi sin dalle prime battute a urlare a squarciagola ai suoi, guidando il pressing in avanti e le giocate, contro gli estensi. Grosso aveva chiesto una partita giusta, con il giusto atteggiamento, e in questo senso ha ottenuto le risposte desiderate perché chi è sceso in campo - compreso anche Pinamonti - ha dato segnali incoraggianti, rispondendo presente.

Un 3-5-2 quello che si è visto all'inizio, una possibile alternativa nel corso della stagione al 4-3-3 che sarà il modulo di base, e in attesa ovviamente di sciogliere tutte le riserve dal calciomercato Sassuolo. Scelte ovviamente non definitive, come si è visto anche dalla titolarità concessa a Satalino e ai minuti concessi nella ripresa ad Alessandro Russo. Segnali comunque positivi, sempre tenendo presente la differenza di categoria delle squadre, i discorsi appena fatti, e il periodo in cui ci troviamo. Il Sassuolo si è mosso bene anche con l'altro modulo, con le due punte, Mulattieri e Pina, che hanno lavorato bene nello stretto permettendo alla squadra di sviluppare il gioco soprattutto in ampiezza. Bravi i due centravanti a sfruttare gli errori degli spallini in impostazione ma nulla è frutto del caso perché la formazione neroverde ha lavorato bene sul pressing e ha poi gestito la gara, sfiorando il gol in almeno 3-4 occasioni e colpendo due traverse, una con Pinamonti e l'altra con Racic.

Pressing, testa, atteggiamento ("I giocatori con generosità con me avranno la strada spianata") sembrano essere le prime pietre miliari del mantra di Fabio Grosso. Ci vorrà tempo naturalmente per mettere in pratica i concetti del nuovo allenatore ma, anche nelle sedute d'allenamento viste nel ritiro di Ronzone, la squadra sta provando ad assimilarli il più in fretta possibile e a farli suoi, provando a cancellare l'onta della retrocessione. Perché anche l'aspetto psicologico ha il suo peso specifico. E non a caso Grosso più volte lo ha rimarcato nelle sue interviste.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 22 luglio 2024 alle 10:17
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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