Da Satalino a SaNtalino il passo è breve. Il Sassuolo ha conquistato i primi 3 punti della sua stagione battendo tra le mura amiche il Cesena per 2-1. Sin qui tre partite ufficiali giocati tutte praticamente con lo stesso copione: Sassuolo in vantaggio nel primo tempo, ripreso all'inizio del secondo, poi con Cittadella in Coppa e con il Cesena è arrivato il jolly dopo l'1-1, con il Catanzaro invece Laurienté ha sbagliato il calcio di rigore al 93' che probabilmente, in caso di gol, avrebbe consegnato 3 punti ai neroverdi che ora guarderebbero tutti dall'alto verso il basso. Speriamo che quel rigore non sia decisivo nel computo finale perché, visto poi quello che è successo e sta succedendo in questi giorni, a questo punto qualche dubbio in più sorge sul comportamento del 'buon' Armand che, ricordo, viene stipendiato dal Sassuolo, anche in maniera profumata.

Tre punti in una serata afosa iniziata male, con i problemi svelati da Grosso che hanno portato all'assenza forzata di Jeremy Toljan, Kristian Thorstvedt e Armand Laurienté. Un Sassuolo in versione giovane con Justin Kumi in campo dal 1' minuto che ha dimostrato tutto il suo talento, con Caligara al posto di Obiang per avere un po' più di intensità, e con la sorpresa Antiste a fare il bello e il cattivo tempo. Non è stato un Sassuolo particolarmente esaltante. Anzi, bisogna dire grazie a Satalino che con almeno tre interventi ha impedito che le cose si mettessero male per la squadra di mister Grosso perché il Cesena avrebbe meritato il pari. Tanto lavoro da fare soprattutto sulla fase difensiva (ahimé cambiano le categorie e gli uomini ma i problemi restano sempre gli stessi) ma vincere nonostante le mille difficoltà che si sono presentate durante la settimana è sicuramente positivo. Si chiama cinismo, prendi e porta a casa.

Capitolo a parte meritano i 'signori' che non hanno voglia di stare a Sassuolo. Mi sono già espresso. Meglio centomila volte un Kumi che arriva dalla Primavera, un Russo che ha segnato 24 gol con la Primavera, e che hanno voglia di mangiare il prato, che tenere questa gente. Non vogliono stare in Serie B perché si ritengono di categoria superiore? Ricordo a questi campioni che il Sassuolo è retrocesso con loro in campo, anche da titolari fissi, e l'anno scorso hanno dimostrato di aver meritato la Serie B sul campo. Per quanto mi riguarda calcio in culo e via (altro che rinnovi con aumenti)! Poi so benissimo che ci sono mille dinamiche, che la società deve stare attenta a tantissime cose, però penso ai 15 milioni di euro messi sul piatto dal Marsiglia per Laurienté...a mio modo di vedere non era una brutta offerta. Tenere gli scontenti non porta da nessuna parte. Meglio puntare su gente motivata che è contenta di indossare questi colori e che porta motivazioni ed energie fresche, ma soprattutto una ventata di aria fresca in uno spogliatoio che sembra essere una polveriera tra scontenti ed esiliati.

Permettetemi infine di sottolineare, stavolta in negativo, i numeri che arrivano, seppur in maniera ufficiosa, sulla campagna abbonamenti. Non voglio dire il numero perché attendo la comunicazione ufficiale del club ma se confermato sarebbe da ultimi posti nella graduatoria degli abbonamenti di tutto il campionato di B. Ieri 5.000 presenze circa allo stadio con 1.400 nel settore ospiti. Vedere uno stadio semi-deserto con sole 5.000 presenze in Serie B dispiace. Inevitabile un calo di presenze dopo la retrocessione, i 'tifosotti' sono ovunque, e dispiace soprattutto per i veri tifosi, quelli che ci credono per davvero, quelli che ogni weekend si mettono in macchina e viaggiano per seguire i neroverdi che sia a Reggio o a Kathmandu. Ecco, loro non meritano tutto questo. Anche i 13 valorosi che ieri hanno raggiunto il Mapei Stadium a piedi partendo da Sassuolo e hanno tutta la mia stima, non meritano questo. E anche la società, che di sforzi ne ha fatti tanti (poi qualcuno può essere d'accordo sulla politica qualcun altro meno, non è questo il tema), meriterebbe di più.

Sezione: Editoriali / Data: Dom 25 agosto 2024 alle 16:38
Autore: Antonio Parrotto
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