L’avvocato penalista Cosimo Zaccaria si è occupato alcuni anni fa del primo caso di revenge porn in provincia di Modena che ha riguardato un giocatore ai tempi del Sassuolo. Lui, la vittima, era finito nel mirino di una donna con la quale aveva passato dei momenti intimi insieme e che aveva poi diffuso le loro immagini ai calciatori e anche alla famiglia di lui. La donna è andata a processo e ha patteggiato, prima che arrivasse a chiedere denaro al calciatore e che quindi si arrivasse all’estorsione. L'avvocato ha fatto il punto sul revenge porn ed è tornato anche sulla questione che riguarda l'ex giocatore neroverde.

Qualche anno fa lei si è occupato di un caso di revenge porn molto particolare...
"Quattro anni fa. Fu il primo caso in provincia di Modena - ha detto alla Gazzetta di Modena - Rappresentavo un calciatore di serie A (all’epoca giocava nel Sassuolo, ndr) che aveva trascorso momenti “amabili” con una ragazza. Poi non si erano più frequentati. Lei per vendicarsi ha diffuso tra tutti i giocatori della squadra e i familiari del calciatore immagini di loro due mentre erano in intimità. Siamo riusciti ad intervenire prima che si arrivasse all’estorsione. La donna agganciava persone danarose e arrivava poi all’estorsione sessuale. Alla fine aveva patteggiato".

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Revenge porn e estorsione sessuale: quali sono le differenze?
"Il revenge porn (612 ter, ndr) è stato introdotto per tutelare ulteriormente la libertà della persona soprattutto in momenti delicati e meno protetti come quelli dell’esplicazione della vita sessuale. Spesso questo tipo di reato ricorre come forma di vendetta, di sanzione di carattere personale nei confronti di un altro soggetto. Riassumendo, il revenge porn ha come scopo quello di punire tutte quelle divulgazioni non autorizzate di immagini sessualmente esplicite. Diversa è l’estorsione di carattere sessuale, tenendo presente che l’estorsione si colloca nell’ambito dei delitti contro il patrimonio. Non c’è in questo caso il solo uso di immagini sessualmente esplicite, ma un uso finalizzato a costringere la persona che è ripresa a corrispondere somme di denaro. Quindi non c’è solo un uso illecito e non consentito delle immagini ma addirittura una distorsione di questo utilizzo per ottenere un ingiusto profitto. C’è un qualcosa di più. Il codice ha inteso tutelare la sfera della vita privata e sessuale, a maggior ragione con il revenge porn che spesso viene subito dopo lo stalking: in molti casi come una sorta di vendetta vengono diffuse queste immagini per punire chi ti ha lasciato o deluso".

Cosa rischia chi commette questo tipo di reato?
"Mentre nel 612 ter (revenge porn, ndr) indicativamente si va da uno a sei anni di reclusione, per l’estorsione, che è un reato più grave, si va da cinque a dieci anni, con una multa da mille a 4mila euro".

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Sezione: News / Data: Lun 15 luglio 2024 alle 16:36
Autore: Sarah G. Comotto
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