Fabio Grosso è il nuovo allenatore del Sassuolo. Il club neroverde ha ufficializzato l'accordo con il tecnico facendogli firmare un contratto di due anni con opzione per il terzo. Abbiamo parlato dell'approdo dell'ex tecnico di Frosinone e Lione con Stefano Martini, giornalista di TuttoFrosinone, che ci ha raccontato pregi e difetti del nuovo allenatore neroverde.

Fabio Grosso nuovo allenatore del Sassuolo. C’è lo zampino di Angelozzi in questa scelta perché lo ha avuto per 2 anni e mezzo al Frosinone e ne ha sempre parlato bene. Perché Grosso-Sassuolo può diventare un binomio vincente e perché potrebbe non esserlo?
"Sicuramente c'è lo zampino di Angelozzi nel senso che Angelozzi più volte ha detto di aver scoperto Fabio Grosso prima come calciatore e poi come allenatore. Grosso-Sassuolo può essere un binomio vincente, che rispecchia un po' le scelte degli allenatori fatte tutti gli anni dalla società neroverde, ovvero allenatori giovani, emergenti e che amano praticare un bel calcio. Dopo l'esperienza a Frosinone può fare davvero bene in una società come il Sassuolo. Non funzionerà se però non gli sarà data fiducia e modo di lavorare come lui vuole o meglio se gli vengono imposti calciatori o modo di giocare che lui non ama può diventare un progetto fallimentare perché non sentirebbe la fiducia di società e ambiente ma non credo che sarà questo il caso".

Il Sassuolo ha avuto grandi allenatori, da Di Francesco a De Zerbi passando anche per Pioli e Allegri, poi scudettati. Grosso può inserirsi in questo solco?
"Questi allenatori sono stati allenatori importantissimi, con una carriera successiva al Sassuolo molto molto importante. Grosso sicuramente ha l'ambizione e le qualità per arrivare a fare una carriera importante, non so se può lasciare il segno così tanto ma sicuramente ha da sé una grande conoscenza del calcio che quindi lo potrebbe aiutare nel fare una grande carriera nel Sassuolo".

Come giocava il Frosinone di Fabio Grosso? Elenca ai tifosi neroverdi punti di forza e punti deboli della sua squadra. Che Sassuolo dovremo aspettarci?
"Nell'ultima stagione di Grosso, quella trionfale, il Frosinone giocava con il 4-3-3 con gli esterni d'attacco con il piede invertito ed era un Frosinone che giocava davvero bene a calcio. Era una squadra che provava a imporre il proprio gioco su ogni campo e contro ogni avversario, provava ad avere sempre il dominio della partita, in tal senso qualche difetto potrebbe essere quello di scoprirsi troppo contro avversari chiusi che ti aspettano per colpire in contropiede, a volte le letture difensive non erano proprio perfette ma era un Frosinone davvero dominante, mentre nell'anno precedente quando il Frosinone mancò l'accesso ai playoff all'ultima giornata si può dire che il difetto di quella squadra fu la continuità, dettata da diversi infortuni con diversi infortuni come quello di Charpentier che segnarono la stagione ma l'incostanza era uno dei difetti di quel Frosinone mentre nell'ultima stagione la squadra era cresciuta tanto con l'inserimento anche di elementi di esperienza come Lucioni e Mazzitelli".

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Grosso conosce molto bene Boloca e Mulattieri che hanno vinto la B insieme a lui. Che ruolo avevano in quel Frosinone e che ruolo ha avuto Grosso nella loro crescita?
"Mulattieri era il bomber di quella squadra, partito indietro nelle gerarchie perché all'inizio il titolare era Luca Moro, poi c'era Borrelli che l'anno scorso ha giocato al Brescia ed era inizialmente la terza scelta per l'attacco ma nel finale di stagione segnò gol importanti ritagliandosi dello spazio, nel mezzo c'è stata una straordinaria stagione di Mulattieri, minata da qualche infortunio, che lo ha comunque reso il bomber di quella squadra, un attaccante molto mobile ma anche con grande senso del gol e in questo lo ha aiutato molto Fabio Grosso così come ha aiutato Daniel Boloca a fare uno scatto di crescita dopo stagioni in cui ha messo in mostra delle ottime qualità ma con lui in panchina ha fatto lo scatto, passando dall'essere un semplice giocatore a volte incostante all'essere un giocatore fondamentale, continuo, che ha imparato anche a fare più ruoli, sia il regista che la mezzala di centrocampo".

In Ciociaria quest’anno si è affermato Stefano Turati, portiere di proprietà neroverde. Quanto ha pesato la sua assenza nel finale di stagione? Quali margini di crescita ha secondo te questo giovane portiere?
"Turati dopo la splendida stagione dell'anno scorso in B era partito forte in Serie A, poi come è normale che sia è incappato in un periodo complicato dettato da alcuni errori che lo hanno un po' segnato e messo in difficoltà dal punto di vista psicologico e a un certo punto Di Francesco ha pensato di farlo riposare perché non era più sereno in campo e si vedeva, poi è tornato alla grande. Si è dimostrato comunque un leader in campo e fuori, la sua stagione è positiva. La sua assenza nel finale si è avvertita molto dal punto di vista di carisma e di carattere, meno dal punto di vista tecnico perché Cerofolini non lo ha fatto rimpiangere ma Turati aveva un ruolo importante anche all'interno dello spogliatoio, era uno dei leader, averlo in campo era sempre importante. È un portiere che ha dimostrato di avere ampi margini di crescita, può migliorare ancora tanto e fare una carriera di tutto rispetto in Serie A".

Sassuolo e Frosinone hanno grandi rapporti: prevedi nuovi affari di mercato su questo asse?
"Dopo il maxi-scambio dello scorso anno con Harroui, Marchizza e Boloca più il prestito di Turati, se vogliamo possiamo metterci anche Mulattieri che passava via Inter ma si era ben districato a Frosinone, potrebbero esserci anche quest'anno degli scambi di mercato. Al momento non saprei dire tra chi ma saranno due delle società che si muoveranno in sede di mercato andando a rinforzare delle rose per andare a fare un campionato di Serie B da protagonisti, quindi mi immagino e mi aspetto delle operazioni, anche perché ci sono degli ottimi rapporti tra Angelozzi e Carnevali, ora c'è anche Fabio Grosso, e se ci sarà l'interesse per qualche giocatore non ci saranno grandissimi problemi a intavolare una trattativa".

Si ringrazia Stefano Martini per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 07 giugno 2024 alle 10:30
Autore: Antonio Parrotto
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