Zero punti in classifica dopo due giornate non sono sicuramente un buon modo per iniziare il campionato di Serie A ma zero punti dopo due partite contro Atalanta e Napoli, due formazioni che lotteranno per i primi posti del campionato, due formazioni che da sempre hanno messo in difficoltà il Sassuolo (la formazione neroverde ha vinto due delle 21 gare di Serie A contro il Napoli, un solo successo nelle ultime 16) si potevano anche mettere in conto (non dimentichiamo anche l'assenza di Berardi, colui il quale toglie le castagne dal fuoco in più di una circostanza). Quello che non si può mettere in conto è la prestazione del Sassuolo, buona solo per un quarto d'ora. Quello che non si può mettere in conto è l'ennesima stupidata di Maxime Lopez che, non contento dei tanti gialli inutili portati a casa nel corso della sua esperienza sassolese ha deciso di alzare il tiro dicendo qualche parola di troppo all'arbitro per un fallo non fischiato a Laurienté, lasciando i suoi compagni in 10 (chissà se adesso l'arbitraggio di Giua sarà stato meno irritante per i napoletani che hanno messo le mani avanti) per quasi tutto un tempo al Maradona contro i campioni d'Italia in carica. Segnale che qualcosa non va. Segnale, e non è la prima volta, che una lavata di testa potrebbe anche non bastare con Maxime (come successo lo scorso anno quando è rimasto fuori per un mese), poco contento di giocare per il Sassuolo (lo ha fatto capire lui a parole, ora probabilmente anche con i fatti). E allora, come ha detto Dionisi: "Chi non vuole star qui deve farsi da parte". Quello che non si può mettere in conto è la sterilità offensiva: zero gol in due partite, zero idee, un solo tiro nello specchio della porta a Napoli e un solo pericolo creato su calcio d'angolo. Troppo poco, specie se consideriamo le parole di Dionisi che aveva promesso battaglia e battaglia non è stata. L'allenatore neroverde era stato chiaro alla vigilia: "Domani dovremo difendere da squadra e dovremo prenderci delle responsabilità per giocare perché dobbiamo andare lì a fare la partita, non una partita difensiva". Si è visto ben poco.

Nessuno che si è preso la responsabilità della giocata. Laurienté bloccato sul nascere e messo in difficoltà dalla posizione di Di Lorenzo. Pinamonti evanescente, poco servito e mai pericoloso. Bajrami non pervenuto in un ruolo non suo. Benino Matheus Henrique nell'interpretazione del ruolo del 'falso trequartista' ma è troppo poco. Non può bastare contro il Napoli e non può bastare per fare un campionato dignitoso. Il Sassuolo deve cambiare marcia. E, come da titolo, dobbiamo scordarci il passato perché la sensazione è che quest'anno ci sarà tanto da pedalare! Ora arriveranno due impegni, almeno sulla carta, meno probanti contro il Verona che però è primo in classifica con 6 punti dopo due giornate, e contro il Frosinone dell'ex Di Francesco che si è tolto lo sfizio di battere l'Atalanta, che una settimana fa è sembrata troppo più forte dei neroverdi. Ma si sa, ogni partita ha una storia a sé. Si gioca il 1° settembre alle 18.30, ultima gara con il calciomercato Sassuolo ancora aperto (chiusura prevista alla fine del 2° tempo, cioè alle 20) ma la prima con Berardi, atteso come il salvatore della Patria neroverde, quella patria che ha ripudiato fino a qualche giorno fa ma che ha bisogno del suo condottiero per tornare a sorridere e a sperare in un futuro migliore.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 28 agosto 2023 alle 12:37
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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