Il Sassuolo è uscito dal Mapei Stadium pareggiando contro il Genoa. Poca fortuna nel primo match della stagione per il club neroverde che, al netto delle assenze, ha disputato comunque una buona gara, segnale importante del lavoro svolto da Dionisi: cambiano gli interpreti ma non la filosofia, si vede la sua mano e si vedono le sue idee. Gara dominata, a livello numerico, dalla formazione neroverde. Il Genoa ha trovato il gol dopo 7 minuti e si è chiuso in difesa, costruendo così il suo pareggio. Queste gare al Sassuolo non sono mai piaciute ed è stato così anche questa volta. Tanto possesso palla, dominio territoriale, ma un solo gol realizzato con i neroverdi che inizialmente hanno adottato lo schema "cross dalle fasce per Defrel, Raspadori o Berardi". Capita l'antifona, con Badelj ma anche i giganti Vanheusden, Vasquez e Bani a dominare l'area, hanno cambiato modo di servire i propri compagni d'attacco, cambiando volto alla gara.

Con Scamacca al centro dell'attacco è un'altra storia e lo si è capito ieri. Dispiace per Gregoire Defrel, un giocatore che ha dimostrato grande attaccamento e grande amore per la maglia neroverde. Ha scelto di tornare a Sassuolo ma la seconda avventura non è stata particolarmente fortunata. Ieri aveva una grande chance ma l'ha sciupata. Tre occasioni da gol nitide: un tiro addosso a Sirigu, uno sull'esterno della rete e l'altro in curva (senza contare il colpo di testa ravvicinato del primo tempo sparato alto). Sembra un giocatore sfiduciato e la domanda sorge spontanea: ha senso continuare ad avere un giocatore così nella rosa? Forse, per entrambe le parti in causa, la cosa giusta sarebbe dirsi adieu. O Arrivederci e grazie se preferite, se un addio può sembrare troppo duro.

È un pari amaro quello del Sassuolo al Mapei Stadium contro il Genoa nel primo match del 2022. Una prestazione, quella della formazione di Alessio Dionisi, che le statistiche raccontano come pressoché perfetta. Il possesso palla è stato, ad esempio, per il 74% a favore dei neroverdi, contro il 26% dei liguri. I tiri totali degli emiliani sono 28 (7 nello specchio della porta con 6 parate di Sirigu), quelli del Grifo appena 4. Tredici i calci di punizione per Berardi e soci, appena 8 per gli uomini di Shevchenko. Infine il dato sui passaggi completati: 669 per il Sassuolo, 174 per il Genoa. Ma le statistiche non bastano. Resta la buona prova, anche in emergenza, ma contro un Genoa ancora insicuro e con tanti limiti, resta l'amaro in bocca per non aver portato a casa i 3 punti che avrebbero fatto iniziare il 2022 con uno spirito diverso. Si poteva fare di più nonostante l'emergenza. Forse non sarebbe cambiato molto ma al 70', dopo i vari errori, si poteva anche rimpiazzare Defrel con Samele. Non sarebbe cambiato nulla probabilmente ma il classe 2002 almeno avrebbe portato la sua vivacità in attacco.

Capitolo pagelle. Criticato il 5 a Maxime Lopez. Qui una spiegazione, anche se non dovuta. La scelta del 5 ha tre motivi principali: l'errore sul gol è suo, con partecipazione anche di Rogerio (troppa leggerezza nell'occasione e scarsa lettura del momento e della situazione, poteva leggere meglio la traiettoria di Ekuban e frapporsi al cross, fosse andato più convinto sul rimpallo con Destro forse avremmo visto un'altra partita); quando si è sganciato per andare in avanti non ha mai ottenuto qualcosa di buono andando a sbattere sulla difesa avversaria o sbagliando qualche appoggio di troppo; inoltre è stato troppo leggero nei contrasti in fase difensiva (non tutti, ovvio, ma in tanti sì e un paio di volte ha tolto pure la gamba). Che poi abbia gestito un sacco di palloni, ecc, è vero ma l'errore sul gol non può passare inosservato. Critichiamo sempre Chiriches e Ferrari per ogni minima incertezza, stavolta la croce è sua.

Capitolo mercato. Ceduto Boga, la dirigenza è a lavoro per acquistare un degno erede. Servono rinforzi, soprattutto in attacco. Qualcuno arriverà. Dionisi ovviamente spera di avere i nuovi elementi a disposizione sin da subito ma il mercato di gennaio non è mai semplice perché chi ha i giocatori buoni di solito non li vende. Il Sassuolo pensa a Gyasi, un giocatore che già conosce la categoria, ha qualche gol nelle gambe, si sacrifica e potrebbe adattarsi al 4-3-3 e al 4-2-3-1 di Dionisi. Bajrami è un nome che piace a staff e dirigenza ma bisognerà convincere l'Empoli e anche lo stesso calciatore (ipotesi comunque aperta per giugno). Ma occhio sempre alle sorprese.

Sezione: Editoriali / Data: Ven 07 gennaio 2022 alle 11:21
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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