"Eroi nel vento". Qualcuno forse riconoscerà la citazione di un brano dei Litfiba. Senza voler scomodare il vero significato della canzone che parla di guerra e dei kamikaze giapponesi (gli eroi nel vento) e senza voler scomodare il vero significato di "bloWin in the wind" di Bob Dylan, restando come sempre solo al calcio, le due canzoni tornano utili perché ieri soffiava forte il vento allo stadio Arechi, ce ne siamo accorti anche senza essere presenti con il vento che entrava nei microfoni direzionali e che spostava le direzioni del pallone sui lanci lunghi utilizzati a un certo punto dai giocatori della Salernitana.

Un Sassuolo controvento, e ne ha parlato anche mister Grosso dopo la gara, che vince contro tutto e tutti ma...che fatica! Non si offenderà nessuno ma come sapete non conta solo il risultato nell'analisi. Primi 5 minuti pessimi dei neroverdi che si sono scossi a vicenda dopo le prime azioni di marca granata, provando a darsi una svegliata. C'era da aspettarselo un inizio arrembante da parte dei padroni di casa, rinvigoriti ai 3 dei 5 nuovi acquisti arrivati dal mercato e dal nuovo allenatore Roberto Breda che aveva chiesto una squadra assatanata e ha portato energie nuove. In settimana, in uno dei collegamenti che ho fatto con le radio locali salernitana, mi avevano chiesto di dare un consiglio a Breda, su cosa non fare contro il Sassuolo. La mia risposta? Non sbilanciarsi e non dare spazio in contropiede perché il Sassuolo se ha spazio può essere letale. Per fortuna Breda non mi ha ascoltato perché il gol è nato proprio su una ripartenza, una delle armi micidiali a disposizione del Sassuolo di Grosso. Il gol ha come svegliato dal torpore iniziale i neroverdi, qualcuno mentalmente stava ancora disfacendo la valigia delle vacanze, e ha fatto rivivere i vecchi fantasmi alla Salernitana che imbambolata è capitolata nuovamente sul colpo di testa Muharemovic e ha rischiato più di una volta.

Il gol di Tarik è arrivato al momento giusto, allo scadere della prima frazione, e poteva dare la giusta spinta al Sassuolo per un secondo tempo più agevole e poteva dare la mazzata ai granata. Ma così non è stato. La Salernitana è rientrata agguerrita e il Sassuolo ha sbagliato di nuovo approccio con Odenthal che ha di fatto regalato il primo gol con la nuova maglia ad Alberto Cerri. Da lì in poi il vento è cambiato. Non solo le condizioni atmosferiche sono peggiorate ma l'inerzia della partita si è spostata dalla parte dei padroni di casa che hanno complicato la vita ai neroverdi che hanno faticato a imbastire le belle trame del primo tempo, con gli attaccanti che non riuscivano a tenere su il pallone e con i compagni di squadra che non sempre sono stati lucidi nella gestione. Nel quarto d'ora finale infatti dentro muscoli ed elmetto con Obiang e Iannoni, poi anche Lovato nel recupero, per difendere a spada tratta il vantaggio.

Missione compiuta, seppur con qualche affanno di troppo con un primo tempo da dottor Jekyll e un secondo tempo da mister Hyde. Alla prima dopo le vacanze non è mai facile. E se ci aggiungiamo anche le voci di mercato che soffiano forte sul Mapei Football Center - la rinnovata Salernitana che ora è in lotta per la salvezza ma il Sassuolo ha avuto la fortuna di sfidarla a inizio mercato con l'amalgama ancora da trovare - allora le turbolenze sono tante. Bravo comunque il Sassuolo, anche con un pizzico di fortuna, a reggere fino alla fine e a trovare la 15esima vittoria stagionale e a portarsi a +10 sullo Spezia terzo con Grosso che ha messo tra sé e la Serie A addirittura 3 possibilità di errore da qui alla fine della stagione. Iniziano ad essere tante.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 13 gennaio 2025 alle 15:25
Autore: Antonio Parrotto
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