Cinquantadue punti in classifica dopo 23 giornate non fanno dormire sonni tranquilli alla capolista della Serie B. Non c'è ancora materiale per un altro film di Nightmare con Freddy Krueger ma la realtà a volte è peggio dei sogni. Anche degli incubi. Il Sassuolo vola e continua a volare ma non deve fare come Icaro. Si è risvegliato dopo una grande prima parte di stagione con 2 sconfitte nelle ultime 5 partite, arrivate proprio nei due big match contro Pisa e Spezia. Nel mezzo tre vittorie consecutive, sofferte, contro Cosenza, Salernitana e Sudtirol. L'ha scampata grossa il Sassuolo o Grosso l'ha scampata grazie alle qualità dei singoli perché contro i calabresi è arrivata una vittoria in rimonta in extremis, contro i campani dopo un ottimo primo tempo ci sono volute le parate di Moldovan (e gli errori degli avversari) per non bruciare il vantaggio e contro il Sudtirol la squadra ha rischiato tanto, subendo 'addirittura' tre gol da una formazione in piena lotta per non retrocedere e che dopo un'ora era sul 3-3 al Mapei Stadium.

Insomma, sarebbe ingiusto parlare di giocattolo rotto ma occorrono dei correttivi, specie se si pensa alle difficoltà incontrate negli scontri diretti: tre sconfitte contro avversari diretti che occupano le prime quattro posizioni in classifica (zero vittorie e 1 solo punto conquistato in 4 incontri tra andata e ritorno, ovvero lo 0-0 di settembre con lo Spezia. Tre gol fatti in 4 gare, addirittura 9 quelli incassati. E non basta l'assenza di Filippo Romagna a giustificare il 'declino' della fase difensiva. Odenthal ultimamente non sta dando quelle garanzie di inizio stagione, perché non rispolverare Lovato? Perché non puntare ad esempio su Iannoni, l'unico forse nel centrocampo ad avere temperamento, garra nel sangue, e ora sparito dei radar? Perché Ghion, titolare nelle ultime quattro, è andato addirittura in tribuna con lo Spezia? E Russo? Titolare e in gol con la Salernitana, mai in campo nelle due successive.

È chiaro, gli assenti hanno sempre ragione, specie quando le cose non vanno bene o specie quando si perde (quando si vince è merito di tutti e quando si perde è colpa dell'allenatore, fa parte del gioco), ma nei big match il Sassuolo ha dimostrato di non avere...le palle (nell'editoriale post-partita ho parlato di Sassuolo fighetto) O se preferite e siete puritani, il giusto atteggiamento, perché ha trovato di fronte dei cannibali disposti a tutto e - come ho già scritto - i neroverdi hanno faticato a togliersi la puzza sotto al naso e lo smoking delle grandi occasioni. E invece dovrebbero fare come Maradona. Iconica una sua frase: "se io fossi in una cena di gala con uno smoking bianco e mi arrivasse un pallone infangato, non avrei dubbi, mi alzerei, lo stopperei e lo calcerei". Ecco, forse qualcuno dei neroverdi avrebbe paura di sporcarsi e lo lascerebbe passare. Qualcuno dovrebbe tatuarsi queste parole e farle sue.

La società ha fatto i suoi sforzi, magari ne farà ancora altri. Non mi aspettavo rinforzi durante il calciomercato Sassuolo di gennaio eccetto un attaccante perché i rumors andavano in quella direzione. Non è arrivato un giocatore in prestito o con i pagherò ma il club ha fatto un altro investimento, andando a spendere oltre 4 milioni di euro per Skjellerup. Chiaro il segnale della società e della proprietà di non lasciare il lavoro a metà e di accontentare l'allenatore. Il gigante danese ha caratteristiche che mancano. Ed ecco accontentato il tecnico. Via Kumi e Caligara che erano rispettivamente la settima e l'ottava scelta a centrocampo. Via Miranda, quinta scelta in difesa e dentro un altro difensore, l'olandese Tijs Velthius. Respinte soprattutto le offerte per i big, con l'intenzione di alzare le barricate anche negli ultimi giorni di mercato: i top player non partiranno, c'è l'assalto alla A da completare. Anzi, bisognerebbe sfoltire, lasciando andare qualche ragazzo che gioca poco e finisce in tribuna, come Antiste ad esempio, o una delle due punte Flavio Russo e Luca Moro.

Ora però, dopo questi sforzi, la palla passa al campo. Il gioco, non me ne voglia mister Grosso, non ha mai convinto del tutto se si escludono poche partite. Bisogna migliorare anche da questo punto di vista. La solidità difensiva nelle ultime 8 è sparita. Certo, c'è un progetto nuovo con tanti giocatori nuovi ma il tecnico, a detta di tutti, ha tra le mani una corazzata. Abbiamo lodato più volte il lavoro degli uomini mercato con innesti come Moldovan, Muharemovic e Pierini (ma non solo). Al contrario e in positivo c'è una squadra che è prima in classifica e ha il miglior attacco e in proiezione potrebbe anche battere il record assoluto di gol nella B a 20 squadre. Mancano 15 partite alla fine (per i neroverdi 13 se si considerano i 7 punti di vantaggio sulla terza). Ora bisogna continuare ad alzare il livello, allontanare i gufi e le gufate e le provocazioni (ricordiamo a Tuttosport che il Pisa sarebbe a -4 se non fosse per il Giudice Sportivo), e lottare tutti uniti per il trAguardo!

Sezione: Editoriali / Data: Mar 28 gennaio 2025 alle 16:33
Autore: Antonio Parrotto
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