Il Sassuolo Calcio scenderà in campo sabato alle ore 18.00 allo stadio San Siro di Milano per affrontare il Milan di Stefano Pioli nel match della 18ª giornata di Serie A. Un altro match importante con i neroverdi che vogliono tornare a far punti dopo la sconfitta interna con il Genoa. E Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, proverà a riscrivere la storia ma non sarà impresa 'semplice' con i rossoneri che sono un po' in difficoltà nonostante il terzo posto in classifica. Tra poco Dionisi terrà la conferenza stampa di vigilia nella sala stampa del Mapei Football Center e risponderà alle domande dei giornalisti presenti, compreso il nostro inviato.

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I neroverdi cercano conferme e sperano di migliorare il tredicesimo posto e i 46 punti conquistati nella passata stagione. Potete seguire le dichiarazioni su questa pagina, aggiornandola con il tasto F5 o con il pulsante AGGIORNA del vostro pc, smartphone o tablet. Diretta video streaming sulla nostra pagina Instagram. Start previsto ore 11.30. Stay tuned!

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11.37 - Inizia la conferenza stampa.

Come avete vissuto questa settimana e da cosa si può ripartire? "Dalla prestazione nel secondo tempo, anche se non abbiamo portato a casa niente, però se dobbiamo prendere le cose positive, la prestazione degli ultimi 30 minuti è stata positiva ma non ci possiamo accontentare perché non siamo contenti dei pochi punti ottenuti ma bisogna convincersi di questo e avere la consapevolezza per fare la partita domani perché se andiamo con poca consapevolezza e le orecchie basse domani non avremmo speranze e invece dobbiamo giocarcela, sapendo che non stiamo facendo quello che potremmo e stiamo facendo discretamente, ovvio che stiamo ottenendo poco e niente".

Quali difficoltà domani? "Il Milan, una squadra forte che non sbaglia mai in casa, ha vinto con il PSG. Ci sono momenti poi durante la stagione e ci arriviamo tutte e due con dei problemini sia numerico che dai risultati".

Come sta Berardi? "Domenico non si è allenato il giorno dopo la partita perché era malato, poi ha fatto tutti gli allenamenti con la squadra. Incrocio le dita perché col Genoa c'era, si è ammalato nella notte prima della partita, su questo non posso dare risposte".

Avete pensato di assumere un dentista visti i guai con Boloca e Thorstvedt? "Boloca è stato operato, stanno facendo di tutto per permettergli di allenarsi il prima possibile, poi bisognerà andare sulle sensazioni ma non so quando rientrerà. Vina è una cosa non a breve termine, non rientrerà nell'arco di 2-3 settimane, le prossime 3-4 partite almeno non ci sarà e questo vale anche per Racic, sono infortuni da mese e mezzo almeno. Viti ha fatto pochissimi allenamenti con la squadra però se oggi l'allenamento andrà bene lo porterò in gruppo per fargli assaporare l'aria del campo per poi pensare di riaverlo alla prossima. Abbiamo un po' di defezioni, come il Milan e come altre squadre. Su quelle traumatiche ci puoi fare poco, i muscolari sono le conseguenze di tante gare giocate da qualcuno".

La difesa del Sassuolo è una delle più perforate della Serie A, la terza in Europa... "La quinta nel mondo (ride, ndr)".

I tre centrali quest'anno hanno sbagliato tanto: andrete sul mercato? "I dati oggettivi non si possono negare, se siamo la seconda squadra che ha preso più gol siamo la seconda squadra che ha preso più gol. I gol non li prende solo il portiere. Possiamo lavorare meglio, mi aspetto di più da tutti perché in alcune zone di campo concediamo uscite semplici agli avversari. Poi ci sono stati tanti errori individuali, più del solito, hanno compromesso partite, risultati, hanno rallentato la crescita di alcuni. Ferrari è già qui da tanto tempo, indossa la fascia quando gioca, in estate era stata fatta una scelta, poi è rientrato. I nostri centrali hanno le qualità per giocare titolari in A e nel Sassuolo, poi ci sono momenti, se sai stare dentro questi momenti e combatterli, riesci a far meglio, poi i centrali da soli non possono determinare il risultato da soli, hanno bisogno di una squadra. Non sono qua per parlare di mercato, abbiamo le risorse per migliorare la classifica e valorizzare i giocatori che abbiamo, ovvio che avendo tante defezioni e avendo fatto più errori rispetto ai quali siamo abituati, si tende a cercare la risorsa esterna, ma abbiamo le risorse interne per fare quello che dobbiamo fare".

Volpato dal 1' minuto e Thorstvedt in mediana? "Abbiamo solo tre centrocampisti, uno dei tre è un 2005 che ha 30 partite tra Primavera 1 e Primavera 2 in due anni. Mi piace, farà il calciatore sicuro, esordirà magari anche domani, ma ora abbiamo 3 centrocampisti, domani potremmo giocare con due centrocampisti e un trequartista o Lipani dall'inizio".

SN - Mister ho visto la classifica degli expected points: il Sassuolo dovrebbe averne 23-22, 6-7 in più di quelli reali. È così secondo lei? Come va letto questo dato? "Il dato nel breve conta poco ma dopo tante partite inizia a dare risposte, cerco delle conferme o delle smentite a quello che vedo grazie ai dati, li guardo, cerco conferme sulla Serie A, la squadra, dove sta andando il calcio. Stiamo ottenendo di meno ma ce lo riprendiamo se ci crediamo, ovvio che veniamo da alcuni risultati negativi, dobbiamo analizzare il momento, prendere prestazioni, e scorporare il risultato, ma sicuramente meritavamo di più e quello che dici è la conferma di quello che penso. Vedo anche altri dati, ovvio che non fanno punti, forse gli allenatori tolgono punti, solo la squadra e la consapevolezza che riusciremo ad avere fa la differenza".

SN - Resto sul tema punti e classifica. Il Sassuolo ha gli stessi punti dell’anno scorso. Ci siamo ‘dimenticati’ un dettaglio: Berardi saltò 8 partite, ora 4. Nemmeno Berardi basta più? "Berardi ne ha saltate 4 quest'anno, tutte le squadre sono dipendenti da un giocatore, ma ci sono giocatori che identificano una squadra. Le prime 10 del campionato troviamo due nomi determinanti, è normale che in una squadra che arriva tredicesima l'anno prima, undicesima l'anno prima, l'anno prima ottava, c'è un giocatore che sposta. Non è che Berardi non basta più, questa squadra è cambiata molto velocemente negli anni, perché se penso alla sfida dell'anno scorso con il Milan, dei tre centrocampisti che erano ni campo l'anno scorso ora ce n'è uno solo, i due terzini sinistri non ci sono, ma questo è giusto, tanti hanno scelto di cambiare, devi cambiare, ti devi aggiustare, devi rivedere le cose, tempo non c'è perché arrivano critiche, non sono contento di avere gli stessi punti dell'anno scorso, non avrei firmato per averli, ma questo è. Ne avremmo meritati di più e dobbiamo andare a prenderceli, quando giocherai il 30 di dicembre con il Milan pensi che è difficile fare punti ma dobbiamo andare convinti, sapendo che non sarà semplice ma dobbiamo crederci".

SN - Il Sassuolo ha vinto una sola delle ultime 12 partite: com'è l'umore? I tanti errori individuali sono figli anche di questo momento, cioè è tutta una questione mentale? "Tanto, questo è quello che mi fa dormire meno. Mi assumo anch'io le responsabilità, non è semplice allenare l'errore individuale, ne parli, ma il modo migliore è andarci sopra, è essere superiori, ma come una squadra acquisisce consapevolezza, ci sta che la squadra perda un po' sugli errori, ma noi dobbiamo combattere questo. Io sono convinto di quello che dico: nelle ultime 5 siamo in crescita come atteggiamento, come proposta. Possiamo migliorare come proposta di gioco, sì, però io vedo dei miglioramenti, se prendiamo così tanti gol è difficile far 3 gol in tutte le partite e la cosa che dobbiamo migliorare è questa: essere più efficaci in fase difensiva sapendo che sarà difficilissima. Il Milan ha preso solo 4 gol in casa ed è cosa da pochi".

Che Sassuolo ci attendiamo domani? "Chi dice che è casualità o non siamo simpatici o non ci vuole bene, non è casuale questa cosa se si ripete. Siamo più determinati, nonostante la qualità superiore degli avversari, il Milan forse è la squadra con più gamba della A, più di noi sicuramente, noi troviamo una determinazione diversa e riusciamo a vincere i contrasti anche con gente più forte di noi. Si può parlare di anno 0 quest'anno per noi e non è stata una casualità quello che hanno ottenuto i ragazzi ma non è un caso che dopo partite fatte bene fai partite meno bene e non riesci nemmeno a capire il perché. Se saremo squadra domani avremo delle possibilità, riusciremo a difenderci meglio, che non vuol dire non prendere gol, perché poi se la palla cade su una mano ed è rigore, se fa un errore individuale, può succedere, è un episodio e su questo non ci si può far niente, poi chi costruisce chiacchiere su questo e parla di risultati casuali scrive per vendere, non scrive verità. Io parlo perché so che mi ascoltano i ragazzi e vorrei che si convincessero che abbiamo qualità per fare bene, sapendo che da fuori l'aiuto non arriverà mai: bisogna farcela da soli".

Pinamonti con il Genoa ha fatto bene, questo è il vero Pinamonti? "Con il Genoa ha fatto una buona partita, alla faccia di chi lo critica, perché penso che per 12 mesi ho dovuto parlare di Pinamonti, ma anche quest'anno perché sento i mugugni allo stadio, non è facile per un giocatore che non ha la struttura consolidata in Serie A. A Empoli, la sua migliore stagione, fece 13 gol di cui 9 su azione. Non è un bomber da 30 gol, è un giocatore che fa tante cose per la squadra, aiuta la squadra, lo sta facendo di più, la consapevolezza sta crescendo e la deve mettere all'interno della squadra perché in questa squadra un '99 non è un giovane e si deve assumere delle responsabilità di squadra. Il nostro campionato è la salvezza, fa male dirlo, ma il nostro obiettivo, la nostra vittoria del campionato è la salvezza. Inutile che ci dipingano come fantasmagorici, il nostro campionato è quello. Poi abbiamo una società diversa, che crede nelle cose in cui non credono altri. Pinamonti ora deve tirare fuori anche di più, mi aspetto una prestazione ancora migliore e tutto passa da lui".

Arriva un gennaio terribile dal punto di vista del calendario... "È normale che i risultati portano entusiaamo ma l'entusiasmo porta ai risultati. Noi siamo la cittadina più piccola, sento dire che bisognerebbe fare un campionato elite o le squadre con più tifosi, allora non è il calcio che conoscevo e il calcio è di tutti, il bello è che una squadra sfavorita batte la favorita, il Bologna che lotta per un obiettivo che negli anni passati vedevano da lontano. Il nostro campionato passa dall'unione che riusciremo a creare. Il calendario non è facile, dall'esterno non verranno aiuti, e dobbiamo convincere gli altri che siamo migliori, attraverso le prestazioni e i risultati, sapendo che da domani a fine gennaio sono tutte di una classifica superiore rispetto alla nostra, è normale che potremo fare meno punti ma ci dobbiamo credere perché se ci credi ottieni di più. Questo è il bello: quando le difficoltà ci sono, le superi, poi ricordi quel momento. Stiamo parlando di sport, di calcio, altrimenti poi si esagera perché i problemi veri sono altri".

12.02 - Termina la conferenza stampa.

Sezione: News / Data: Ven 29 dicembre 2023 alle 10:50
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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