Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa dopo Sassuolo-Roma. Ecco le sue parole: "Sarebbe ridicolo da parte mia che l'ha vinta ieri. Si dà tanta importanza a delle parole fuori luogo di un allenatore. Un tecnico dovrebbe parlare dei suoi giocatori e non dovrebbe permettersi di apostrofare Berardi che è un giocatore della Nazionale, forse una delle ultime bandiere del calcio, poi basta un microfono e si può dire qualsiasi cosa. Non sono d'accordo. Noi siamo 19esimi per falli commessi che vuol dire fair play ma oggi non l'ho visto dagli avversari. Ci farà crescere come ci farà crescere il rosso a Boloca ma la mia educazione non mi permette di andare su queste chiacchiere da bar".

Si è visto un Sassuolo diverso come atteggiamento: merito della Roma o l'aveva preparata così? Perché poi in 10 è cambiata...
"Quindi la dice lunga sulla partita che stavamo facendo. Anzi, abbiamo perso delle occasioni importanti in ripartenza, cosa che non era successa a Roma l'anno scorso. Potevamo giocare un po' di più ma fisicità e falli non ce lo ha permesso. La partita è cambiata con il rosso, la sensazione era che se non ci fosse stato un episodio la partita non l'avremmo perso. Il rosso è una nostra mancanza ma sono errori che vanno accettati, ovvio che la partita è cambiata lì".

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Quanto è determinante Matheus Henrique? Cosa pensa del rigore?
"Io non l'ho rivisto ma mi hanno detto che è dubbio, tant'è che Erlic ha fatto notare che l'avversario aveva prima pestato il piede a Erlic, si vede che bisognerebbe parlare di più ma evito di farlo. Henrique è cresciuto, gli danno la palla anche quando è pressato, cosa che ad altri compagni non fanno, lui ha acquisito consapevolezza, accompagna l'azione con qualità, riconosce gli spazi, ed è riuscito a far gol, è diventato un giocatore importante".

Ha avuto modo di confrontarsi con Mourinho?
"Per quale motivo? Il nostro giocatore credo meritasse delle scuse ma credo non sia successo, punto e stop".

Dici sempre che molto passa dalla volontà e oggi la squadra ha dimostrato che questa squadra sa difendere...
"I difensori hanno fatto una grande partita oggi. Stiamo crescendo, un filotto di risultati positivi ci aiuterebbe. La volontà non è mancata oggi, peccato non averla portata in porto, ma purtroppo in 10 la partita è cambiata".

Perché ha sostituito Berardi? Perché Bajrami è entrato così tardi?
"Berardi mi aveva chiesto il cambio già da un po', eravamo in svantaggio, non l'avrei tolto. Devo fare delle scelte anche in 10, qualche giocatore di gamba ci poteva permettere di attaccare e qualche occasione l'abbiamo avuta".

Ora arrivano tre impegni più alla portata, cosa ti aspetti?
"Affronteremo la prossima senza Boloca e Berardi, sarà una chance per altri. Anche dietro qualcuno sta crescendo. Pensiamo una partita alla volta. A Cagliari non sarà facile, il campo ha delle dimensioni che non ci faciliteranno il compito, dobbiamo rimanere con i piedi per terra consapevoli che il nostro obiettivo è arrivare a 40 punti".

Ha detto qualcosa a Berardi prima della gara? E poi cosa le ha detto Mourinho quando si è avvicinato in panchina?
"Ovviamente ho parlato con Domenico perché noi non abbiamo la capacità e questo club lo ha dimostrato di andare dietro alle chiacchiere o alle provocazioni. I i miei colleghi non dovrebbero parlare di giocatori altrui, io non lo faccio e sono da 3 anni in A, e questo dovrebbe essere un monito. Mi ha detto qualcosa che non condivido, perché abbiamo buttato la palla fuori e ce la poteva restituire, così non è stato e questa cosa non mi è piaciuta".

Sezione: News / Data: Dom 03 dicembre 2023 alle 20:57
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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