Che fatica la vita da capolista! Che fatica la vita da Sassuolo! Sembra tutto facile per una squadra che ha il miglior attacco del campionato (50 reti), ha segnato 3 cinquine in 22 gare più una sestina ed è andata a segno con 15 giocatori diversi e di cui 14 grazie a subentrati e invece non è assolutamente così perché ieri, ancora una volta, il Sassuolo ha dovuto sudare le proverbiali 7 camicie, al contrario di quanto potesse far pensare il clima al Mapei Stadium, per avere la meglio di un coriaceo Sudtirol che è arrivato a Reggio senza il cosiddetto timore reverenziale al cospetto della capolista ma ha voluto sorprenderla e ci è riuscito per larghi tratti della partita perché - va detto - la squadra di papà Castori (bersagliato dai tifosi neroverdi per i suoi trascorsi al Carpi) - avrebbe meritato qualcosina in più per quanto fatto vedere sul campo.

Un Sassuolo che vince ma non sempre convince. Un Sassuolo meteoropatico che a Salerno ha sofferto le folate del vento e ieri invece sembrava avere lo stesso umore grigio del cielo su Reggio Emilia, sceso in campo in pigiama e con la mia stessa voglia di vivere quando la sveglia suona alle 6.30 del mattino dopo una notte di bagordi. Alla lunga però il Sassuolo ha avuto la meglio, stringendo i denti, lottando con le proprie forze e provando ad andare oltre a quegli errori difensivi che purtroppo nelle ultime settimane stanno diventando sempre più una costante, fanno paura come un discorso di Salvini e fanno ritornare alla mente gli orrori delle ultime stagioni in Serie A.

Ieri tre difensori su quattro sono stati 'co-autori' sui gol segnati dagli altoatesini in maniera palese con un Toljan in stato di...disgrazia! A spezzare questa sorta di maledizione ci ha pensato però Doig con una mina da fuori area che ha ricordato i migliori terzini sinistri del pianeta, che spesso tirano fuori dal cilindro, con il loro mancino, un gioiello balistico di rara forza e bellezza. Palla in buca d'angolo con tanto d'esultanza dedicata al golf (Josh da buon scozzese ama quello sport). Menzione d'onore anche per Daniel Boloca, autentico trascinatore dei neroverdi e che con le sue discese mi ha fatto ritornare alla mente Alberto Tomba: solo l'Albertone nazionale riusciva a farmi emozionare così negli slalom!

Un Sassuolo che ha fatto 3 su 3 nel girone di ritorno e che ne ha vinte due su due a mercato aperto e ora si prepara al big match con lo Spezia che in caso di successo potrebbe portare a +13 il vantaggio sulla terza, mettendo una prima seria ipoteca al ritorno in Serie A, nonostante manchino poi ancora tante partite. Il mercato aperto che qualche distrazione l'ha portata, come si è visto ieri, ma almeno per ora non ha lasciato strascichi. Un calciomercato Sassuolo di riparazione dove non c'è nulla di riparare, semmai sono gli altri a dover lavorare per accorciare il gap, ma nonostante tutto la società ha deciso di fare ancora uno sforzo importante andando a ingaggiare Skjellerup, centravanti danese classe 2002 che sarà ufficializzato nelle prossime ore. Un attaccante alto 195cm e che aggiunge caratteristiche che mancavano alla rosa. Poi, a voler essere pignoli, forse servirebbe anche un terzino destro di riserva dato che Grosso non ama particolarmente Paz e Missori, e forse anche un altro centrale viste le non perfette condizioni di Filippo Romagna, una garanzia in campo ma falcidiato spesso dagli acciacchi fisici (senza dimenticare che c'è un Lovato da "riscoprire"). Ma forse basta già così...

Sezione: Editoriali / Data: Lun 20 gennaio 2025 alle 15:48
Autore: Antonio Parrotto
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