Sassuolo, se le partite durassero 45 minuti saresti da Europa

"Bisogna migliorare: le partite non durano solamente un tempo, dobbiamo crescere sotto tutti gli aspetti" il monito di Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, nel pre-partita della gara con il Torino. Messaggio recepito dalla squadra che ha reagito e ha strappato un punto contro il Torino ma ancora una volta ha perso punti da situazioni di svantaggio. I neroverdi arrancano in classifica ma c'è un dato importante che racconta molto della stagione: in una classifica che considera solo i primi tempi, il Sassuolo sarebbe settimo in questo campionato con 33 punti; nelle seconde frazioni, infatti, i neroverdi hanno segnato solo 11 reti (più soltanto del Torino a quota 10) e subito 24 gol (meno solo della Salernitana con 26).

Un dato significativo perché il Sassuolo sarebbe addirittura in zona Europa se le gare durassero solo 45 minuti. Il Sassuolo inoltre è la squadra in questa Serie A che ha perso più partite da situazione di vantaggio (cinque) e solo la Salernitana (18) ha lasciato per strada più punti del Sassuolo (17) una volta avanti nel punteggio 41). Solo nel 2013/14, stagione d'esordio nel massimo campionato, la squadra neroverde ha concesso più gol nelle prime 22 partite stagionali (48 - 17° posto finale).

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Quali sono le cause? Difficile dirlo con certezza ma una parte di questo rendimento è imputabile alla qualità della rosa: dopo 23 partite giocate nessun giocatore subentrato dalla panchina ha segnato un gol rendendosi così decisivo e utile alla causa. Tanti i giovani a disposizione di Alessio Dionisi in panchina, alcuni devono crescere, alcuni non sono pronti, e alcuni elementi probabilmente non si sono dimostrati affidabili per la categoria. Poi le scelte del tecnico, sicuramente non immune da colpe, con alcuni cambi a volte 'contestati' o alcune letture che non hanno convinto del tutto. Infine la tenuta mentale. Una squadra giovane va in difficoltà nel finale e con la serie di risultati negativi perde certezze.