Flavio Russo protagonista con un'intervista nella versione online de La Gazzetta dello Sport. L'attaccante classe 2004 del Sassuolo, ora in prima squadra con Fabio Grosso dopo un'annata straordinaria con il Sassuolo Primavera di Bigica, ha raccontato le sue sensazioni sull'annata ma anche i suoi trascorsi, partendo dal primo gol segnato in B contro il Cesena: "La cosa più importante era vincere, poi fortunatamente il gol è arrivato, tra l’altro quello decisivo per i tre punti, quindi l’emozione è stata doppia". 

Che aria si respirava in casa Sassuolo in quei mesi, tra uno scudetto Primavera vinto e una retrocessione rimasta ancora indigesta. 
"Sicuramente è stato un periodo difficile, ma abbiamo già resettato tutto e sono sicuro che faremo un campionato ai vertici della Serie B. Stiamo lavorando tutti i giorni con grande costanza, questo non fa altro che aiutarci". 

Qual è stato il segreto di quel successo storico con la Primavera? Nelle tre partite finali contro Atalanta, Inter e Roma hai messo sempre lo zampino. 
"È semplice, ci abbiamo sempre creduto, specie dopo aver terminato al quinto posto la regular season. Le tre partite finali le abbiamo giocate come se ognuna fosse l’ultima, le classiche gare della vita".

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L’inizio di stagione non è stato dei migliori: 5 punti nelle prime quattro, dall’interno quali sono state le più grosse difficoltà incontrate dalla squadra? 
"Ti dico, la Serie B è un campionato imprevedibile, difficile. Il lavoro che facciamo è tanto e sono sicuro che i risultati arriveranno col tempo, anche grazie ad un mister che ci dà tanto". 

Parlando di mister, com’è essere allenato da un campione del mondo come Fabio Grosso? 
"Ci dà tanti consigli, avendo già allenato in questa categoria. A livello emotivo anche dà tanto, sa che corde toccare. Giornalmente fa vedere sempre quanto ci tiene. Al di là delle vittorie, lui cerca sempre di insegnarci qualcosa, tra cui una grinta incredibile per farci portare i risultati a casa". 

Il tuo destino è legato al numero 65: il minuto in cui il 31 maggio segni il terzo gol nella finale scudetto Primavera, il minuto che quasi tre mesi dopo ti porta a segnare il primo gol tra i professionisti, dopo 6 minuti dal tuo ingresso in campo. 
"Non lo sapevo neanche (ride, ndr)"

La prima differenza che hai notato tra Primavera e Serie B? Sembra un salto molto grosso. 
"In Serie B devi sbagliare il meno possibile, perché alla prima occasione vieni punito. In Primavera, invece, c’erano tecnica e intensità ma avevi modi per rimediare agli errori. Tra i grandi è più difficile". 

Cominci nel Centro Federale di Catania, dove poi vieni chiamato a rappresentare l’Italia in un torneo a Barcellona. 
"È partito tutto da un camp estivo che il Barcellona organizzava e in cui selezionava alcuni ragazzi di prospettiva in tutta Italia. Con me, tra l’altro, c’era anche Giovanni Fabbian a comporre quella nazionale. Il torneo l’ho fatto per due anni consecutivi: il primo l’abbiamo vinto contro una selezione del Barcellona, io ho segnato e Xavi ci ha premiato; il secondo l’abbiamo perso in finale contro gli Stati Uniti, lì era Iniesta a gestire le premiazioni. 

Avevi 10 anni, quanti gol hai segnato? 
"Non mi ricordo bene, di sicuro in semifinale e finale ho segnato (ride, ndr). Mi ricordo che ero un po’ in crisi perché era un periodo in cui non andavo molto a segno, fortunatamente mi sono sbloccato in quel torneo". 

Idoli? 
"Idolo di una vita Cristiano Ronaldo, specie per quello che ha costruito nella sua carriera grazie a dedizione e talento. Benzema, invece, è il giocatore che mi piace di più e in cui mi ci rivedo". 

Parliamo di numeri: quanti gol ti aspetti quest’anno? 
"Spero di farne il più possibile. Chiaro che il mio obiettivo è diventare capocannoniere del campionato da qui ai prossimi anni. L’anno scorso in Primavera dissi la stessa cosa e a fine stagione successe". 

In spogliatoio si respira aria di ritorno in Serie A? 
"Il Sassuolo merita di stare in alto, vogliamo ritornarci". 

Il compagno a cui ti senti più legato? 
"Ho legato un po’ con tutti. Se ne devo scegliere uno dico Justin Kumi, eravamo in Primavera assieme".

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Sezione: News / Data: Sab 14 settembre 2024 alle 10:20
Autore: Sarah G. Comotto
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