In un'intervista alla Gazeta Sporturilor, Horatiu Moldovan ha condiviso le sue impressioni sull'esperienza nel suo nuovo club, in Italia, le sfide che ha dovuto affrontare e le sue aspirazioni con il Sassuolo. Uno dei suoi obiettivi più importanti è la promozione in Serie A, sogno che sta inseguendo in questa stagione e Moldovan non si nasconde: "Questo trasferimento al Sassuolo è arrivato nell'estate di quest'anno e qui mi trovo molto bene. La mia missione è fare il mio lavoro al meglio, aiutare la mia squadra partita dopo partita, come ho fatto in questo primo mese. Alla fine, il grande sogno è la promozione in Serie A".

Voglio parlare un po' del periodo all'Atletico Madrid. Com'è stato per te? Difficile o sei felice di aver acquisito ulteriore esperienza?
"Molto buono e utile! Ho avuto l'opportunità di allenarmi al fianco di grandi giocatori, campioni del mondo e d'Europa. Non penso che abbiano bisogno di presentazioni. Ma sì, è stato molto difficile per me essere all'Atlético e lottare per un posto contro uno dei migliori portieri del mondo, Jan Oblak".

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Quanto è cambiato Horațiu Moldovan una volta lasciato il calcio rumeno?
"Ho cambiato un po' la mia mentalità e ho capito che se non sei al 100% in ogni allenamento, non hai alcuna possibilità di giocare. E allo stesso tempo, nessuno ha pazienza con te. Se non dai il rendimento richiesto, arriva subito un altro al tuo posto".

Ci sono grandi differenze tra il nostro calcio e quello di Spagna, Italia?
"Tutto è molto professionale. Hai tutte le condizioni per dare il meglio. Sono rimasto scioccato nel primo mese all’Atletico".

Perché?
"È stato molto difficile per me abituarmi all'intensità e alla qualità dell'allenamento! Ma ho lavorato molto duramente, ho dato il cento per cento, mi sono preparato, ho dato il massimo e in poco tempo ho raggiunto un ottimo livello. Adesso tocca solo a me mettermi in mostra al Sassuolo e, come ho detto, vogliamo la promozione".

Ti sei perso le prime partite in Nazionale con Mircea Lucescu.
"Sì, sì. Questa è la verità. Perché si è parlato molto di questo argomento. Che ho rifiutato la convocazione...Dio non voglia! Era una totale disinformazione. Non potrei mai e mai permettermi di rifiutare una convocazione in Nazionale. Non penso che ci sia orgoglio più grande che rappresentare il proprio Paese".

La verità è che hai chiesto di restare al club per adattarti, per conquistare il posto da titolare.
"Esattamente. Quella che ho avuto con il signor Lucescu è stata una discussione costruttiva e lui ha capito il mio desiderio. Sono contento che alla fine sia stata una scelta ispirata e in quel lasso di tempo sono riuscito a guadagnarmi un posto tra i primi 11".

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Sezione: News / Data: Mer 09 ottobre 2024 alle 13:02
Autore: Manuel Rizzo
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