Ci sono squadre di Serie A e di Serie B. Ieri al Braglia è andato in scena l'atteso derby di Coppa Italia tra Modena e Sassuolo e i Canarini si confermano avversario ostico per i neroverdi. Nemmeno la categoria di differenza ha permesso al Sasol di far felici i tifosi neroverdi che ora subiranno le angherie dei gialli. Il Modena ha stra-meritato, poteva vincere anche con un risultato più ampio. Hanno preparato al meglio la gara, hanno letteralmente aggredito la squadra neroverde che sperava di fare un solo boccone del Canarino, di esultare in faccia ai Canarini con El Canario ma invece è tornata a casa a bocca asciutta. Pessima, davvero pessima, la prestazione del Sassuolo. La testa, l'ho scritto tante volte, fa la differenza. E si è visto ancor di più nella giornata di ieri. Se non sei concentrato poi è praticamente impossibile riuscire ad attaccare la spina in tempo. E il Sassuolo ieri è sceso in campo con le infradito, pronto a fare una partitella in spiaggia ma ha trovato di fronte un Modena che era sceso sul terreno di gioco del Braglia con i tacchetti, pronto a mordere le caviglie dei neroverdi, con il brasiliano Azzi pronto ad arare la fascia e con Diaw scatenato (ma non solo lui!).

C'è veramente poco altro da aggiungere. Complimenti al vecchio Tesser che ha imbrigliato il giovane Dionisi. C'è di mezzo il mercato? Le voci riguardavano soprattutto Raspadori, che è vicino al Napoli. E gli altri? Circola ancora qualcosina su Davide Frattesi, per il resto poco e niente. Dunque, anche questa scusante del mercato aperto sembra un po' un arrampicarsi sugli specchi. Lanciare Jack dal 1' minuto era un azzardo, evidentemente calcolato (male, visti poi i risultati), con il giocatore che forse (può essere una spiegazione) ha rassicurato l'allenatore prima di scendere in campo. Ma Raspa era con la testa al Vesuvio, a Capri, alla pizza e alle corse dell'impronunciabile Kvaracoso. Era ovunque quella testa, ma non al Braglia. Ed è un peccato perché forse quella di ieri è stata l'ultima gara con i neroverdi. È stata una bella avventura e anche una bella storia ma la ciliegina finale non c'è stata.

La cosa che più preoccupa, ancora una volta, è il fattore mentale. Lo scorso anno, con una squadra diversa (ma solo in parte) il grande problema è stato l'approccio con le piccole. Il Modena, con tutto il rispetto, può essere considerato una piccola, vista anche la categoria di differenza. Ecco, questo è un aspetto preoccupante in vista del campionato. Ancor più se pensiamo che non c'è stata nemmeno una reazione d'orgoglio durante la gara, nemmeno nei minuti finali dopo il gol del 3-2. Il portiere del Modena Gagno ha fatto da spettatore non pagante per tutta la gara, a differenza di Consigli che più volte ha salvato i suoi, anche con uscite disperate quasi a metà campo. Questi sono segnali preoccupanti, non allarmanti, perché era solo la prima partita ufficiale. Un piccolissimo campanello d'allarme però deve suonare.

Concludo con un messaggio a Berardi, poi se vorrà potrà rispondere nelle Stories, tanto lo sa fare bene. Volevo dire a Mimmo che ha fatto bene a reagire in quel modo, specie se gli sono stati toccati gli affetti più cari. Anch'io avrei fatto come lui. È vero, sono calciatori, dovrebbero dare l'esempio e bla bla bla ma anche basta con questo falso moralismo che corrode la società! Sono uomini, non solo calciatori! Anche i tifosi, o meglio, il tifoso che c'è dentro ognuno di noi, andrebbe educato. E che cazzo! Lo stadio non è una zona franca! Poi sono altre le cose a preoccupare, ma non voglio dilungarmi troppo perché ci sono squadre di Serie A e di Serie B, ma anche giornalisti di Serie A e di Serie B. Però caro Mimmo, con i video non è che tu vada proprio d'accordo...

Sezione: Editoriali / Data: Mar 09 agosto 2022 alle 17:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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