Da Revolutionary Road a I Soliti Sospetti. Con il pareggio di Wolfsburg si è concluso ufficialmente il precampionato 2023/2024 del Sassuolo ed è dunque tempo di primi, e ovviamente parziali, bilanci. Sei amichevoli disputate per la formazione di mister Alessio Dionisi, a cominciare dal 22-0 contro il Real Vicenza che ha fatto il giro del web viste le proporzioni del punteggio, e che lascia il tempo che trova vista la poca forza dell'avversario. Dopo la passeggiata contro il 'Real', sono arrivati dei testi sicuramente più impegnativi, a cominciare dalla sfida con i ciprioti del Pafos: formazione tosta, che gioca nel massimo campionato del suo paese, che ha dato del filo da torcere ai neroverdi, con delle entrate dure ma anche facendo girare bene palla. Vittoria per 2-1 arrivata allo scadere e in rimonta con il gol decisivo del bomber dell'estate Gregoire Defrel. Poi i test contro le tre formazioni di Serie B, il retrocesso Spezia, la sorpresa dello scorso campionato Sudtirol e il Parma di Fabio Pecchia: due sconfitte e un 4-0 contro la formazione di Bisoli, in tre test sicuramente importanti. Non conta il risultato, si dice in questi casi, e in fondo è vero, ma guai a sottovalutare i segnali, sia quelli positivi che quelli negativi. Contro lo Spezia si è visto il Sassuolo dello scorso girone d'andata, soprattutto a livello d'atteggiamento (ma i neroverdi si sono divorati 3-4 gol davanti al portiere). Contro il Sudtirol invece, dopo la strigliata di Dionisi, si è rivisto il Sassuolo del girone di ritorno con una prestazione ordinata, coriacea e determinata. Poi, alla fine del ritiro, il 'derby' con il Parma: Dionisi ha voluto dare spazio ad alcuni giovani come Missori e Volpato, ha inserito Mulattieri dal 1' minuto e ha fatto giocare Toljan a sinistra visto l'addio di Rogerio. Prestazione così così dei neroverdi contro un buon Parma che, a mio avviso, ha giocato meglio del Sassuolo. Poi l'ultimo test, il più recente, quello in Germania contro il Wolfsburg. Il risultato di 1-1 forse sta stretto ai neroverdi ma, se sottolineiamo le scelte di Dionisi contro il Parma, è giusto anche dire che Niko Kovac ha diviso la rosa a metà, perché il Wolfsburg ha sfidato, subito dopo, anche il Celta Vigo.

La prestazione con i tedeschi è stata buona, a tratti incoraggiante. Ottimo l'avvio e l'approccio, con i due legni colpiti da Toljan e Laurienté, con le occasioni di Pinamonti. Buono lo spirito messo in campo dai neroverdi al cospetto di una squadra che lo scorso anno ha chiuso all'ottavo posto in Bundesliga. Buona anche la manovra. I segnali negativi sono arrivati però ancora dalla difesa o meglio dalla fase difensiva. Dopo il primo quarto d'ora di marca neroverde, il Wolfsburg ha impensierito i neroverdi, perforando centralmente e troppo facilmente la difesa. Prima il gol di Wind con un semplice passaggio a trovare la punta in mezzo ai due centrali. Pochi minuti dopo, un'azione fotocopia, con un altro interprete, Philipp, nuovamente indisturbato e vicino al gol, con un movimento tra Erlic e Viti. Col passare dei minuti il Sassuolo ha preso le contromisure e nella parte finale di gara ha premuto sull'acceleratore, sfiorando il gol con Missori, Ceide, Defrel e Mulattieri.

Segnali incoraggianti ma ovviamente resta affisso il cartello "lavori in corso" e non poteva essere altrimenti. Sarà Dionisi a dire a che punto è la squadra. Di sicuro, il nuovo 4-2-3-1 a trazione anteriore intriga (tante le occasioni create in queste 6 gare) ma in questo momento qualche perplessità - con questi uomini - la lascia, soprattutto a centrocampo. Visto il minutaggio assegnato a Maxime Lopez e a Matheus Henrique, è lì che Dionisi vuole vederci chiaro. Il francese e il brasiliano hanno qualità e possono diventare importanti in fase di palleggio e di possesso ma, per caratteristiche, non hanno fisicità, non hanno gamba e non eccellono in fase di recupero palla. I due si conoscono ma lo scorso anno giocavano insieme in una mediana a tre, con Frattesi a dare gli strappi necessari sulla destra. M&M hanno giocato insieme, a due, nel secondo tempo di Salernitana-Sassuolo, con il risultato ormai compromesso (si era sul 3-0 per i granata, con Frattesi, il migliore sin lì, che fu sostituito per il cambio modulo). Maxime però dovrebbe andare via (questa almeno è la sua speranza), il nuovo arrivato Boloca subito ai box dopo i primi 45 minuti contro il Real Vicenza può diventare importante e anche il redivivo Thorstvedt, il centrocampista più fisico insieme a Pedro Obiang, può ritagliarsi uno spazio. Se dovesse partire Maxime Lopez potrebbe arrivare un centrocampista più strutturato, forse dall'estero, con il giovane Lipani, classe 2005, a fare la spola tra prima squadra e Primavera.

Sezione: Editoriali / Data: Dom 06 agosto 2023 alle 17:30
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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