Mayday, mayday, roger, roger. Houston ci senti? Abbiamo un problema. Forse anche più di uno. Appena 10 giorni fa eravamo qui ad esaltarci per la 'bella' vittoria contro la Fiorentina, con una squadra tosta, in grado di soffrire, concentrata e cinica. Sembra passata un'eternità e non solo per i circa 10 giorni trascorsi dalla gara con i viola. Quella squadra tosta e attenta in campo con la Juventus non si è vista. Ovviamente, bisogna tener conto delle difficoltà del caso. La Juve ora è l'unica in grado di contendere lo Scudetto all'Inter, sta attraversando un ottimo momento psicofisico, ed è una delle squadre più forti del campionato. Non era semplice, lo si sapeva. Serviva una partita perfetta, per citare Dionisi, e il Sassuolo perfetto non lo è stato. Anzi, si è allontanato tantissimo dalla perfezione.

La gara dell'Allianz Stadium, nel gelo di Torino, è stata la fotocopia di tante altre gare già 'ammirate' in questa stagione. Gli errori, ancora una volta, hanno caratterizzato il match e contro la Juve quando sbagli il più delle volte vieni punito. E i bianconeri infatti hanno banchettato nutrendosi dei disastri difensivi dei neroverdi, sfruttando in maniera cinica ogni occasione avuta, a differenza del Sassuolo che paradossalmente ha avuto un paio di ottime occasioni ma, a differenza dell'andata, ha trovato un ottimo Szczesny di fronte a sé. Ecco, la situazione rispetto alla gara d'andata si è praticamente capovolta. Stavolta gli errori grossolani sono stati di marca neroverde e i 3 punti sono andati alla squadra di Allegri.

Abbiamo un problema. Probabilmente più di uno, lo ribadisco. Questa squadra ha delle carenze e la speranza è che vengano colmante durante il calciomercato Sassuolo di gennaio, ma se va via pure Vina, uno dei più 'esperti' arrivati, uno dei giocatori con maggiore personalità, allora i problemi potrebbero aumentare. Questa, come già detto più volte, è una squadra completamente diversa rispetto a quella di qualche anno fa e per questo gli scenari sono cambiati. Dionisi, che pure ha le sue colpe, si è visto ogni anno smantellare la squadra, impoverita tecnicamente e non solo. Basti pensare alle riserve: da Castillejo a Ceide, da Racic al solito Ruan, per il tecnico neroverde è difficile anche provare a cambiare le sorti del match e infatti il Sassuolo è l'unica formazione di A a non aver trovato ancora un gol con chi è subentrato. E non può essere un caso dopo 20 giornate.

La realtà ci racconta di un anno zero e come ogni buon anno zero che si rispetti la strada è in salita ed è tortuosa, ricca di buche e di insidie. Il Sassuolo sta facendo di tutto per non evitare quelle buche, anzi, le sta prendendo tutte in pieno ma al tempo stesso ci vuole calma e ci vuole fiducia. Non è facile in questa situazione ma provo a guardare il lato positivo: 2 punti in più rispetto all'anno scorso dopo il girone d'andata (che resta comunque un girone d'andata negativo) e per dare un'ulteriore speranza, in tutte le ultime quattro stagioni (dal 2019/20 al 2022/23) i neroverdi hanno sempre raccolto più punti nel girone di ritorno rispetto a quanti accumulati nell’andata. Se dovesse accadere anche quest'anno, probabilmente, vorrebbe dire salvezza. Chi vuole scendere dal carro è libero di farlo ma la porta, quando tornerà a bussare, sarà chiusa.

P.S.

Nelle ultime due gare ho notato una certa 'distanza' tra la squadra e i tifosi: dopo la vittoria con la Fiorentina e anche ieri a Torino i calciatori si sono tenuti a debita distanza dalla curva, salutando solo da lontano. Evidentemente i giocatori non hanno gradito la contestazione di Bergamo in Coppa contro l'Atalanta. Ecco, fare i permalosetti in questo caso non mi sembra la giusta soluzione. Anche in questo caso ci vorrebbe più unità.

Sezione: Editoriali / Data: Mer 17 gennaio 2024 alle 20:13
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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