Altro che cortina di ferro: Gian Marco Ferrari, un muro di Ferro a Sassuolo

Giorni di addii in casa Sassuolo. A lasciare sono tre senatori che hanno fatto la storia con il Sasol. Fra questi Gian Marco Ferrari, difensore centrale del Sassuolo, che ha scritto una pagina importante della sua carriera con la maglia neroverde. Arrivato sei stagioni fa in Emilia, ha giocato 194 gare diventando anche capitano della squadra. GMF si è imposto sin da subito come un punto di riferimento per la squadra, contribuendo agli ottimi risultati del Sassuolo in Serie A, e a livello personale arrivando anche in Nazionale.

La scorsa estate è stato messo sul mercato e ha visto ridursi il suo spazio in squadra ma nell'ultima pazza stagione in poche settimane si è ritrovato da sicuro partente a titolare indiscusso, altro segno di un'annata particolare che si è chiusa poi con la retrocessione in Serie B. Ferro ha collezionato 31 presenze nel 2023/24, mostrando delle fatiche e degli errori che hanno contribuito alle difficoltà difensive della squadra, ma per lui così come per tutti non vale solo l'ultimo ricordo perché il bilancio complessivo è sicuramente più che positivo.

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Il giocatore, che è stato acquistato dal Crotone nel 2016 quando la squadra calabrese vinceva la Serie B, dove è rimasto per un anno in prestito e poi per un'altra stagione alla Sampdoria prima di approdare al Sassuolo con Roberto De Zerbi in panchina. Titolare inamovibile nelle 6 stagioni disputate con i neroverdi in cui si è tolto la soddisfazione di segnare anche 7 gol (il massimo nel 2018/2019, al primo anno, con 4 reti all'attivo). Come detto, qualche scricchiolio nelle ultime annate non cancella quanto di buono fatto nel percorso con il Sassuolo Calcio. Capitano e leader, un altro elemento che sicuramente mancherà allo spogliatoio neroverde. Una volta esisteva la cortina di ferro, a Sassuolo abbiamo visto il muro di Ferro!