Allarme rosso! Allarme rosso! Allarme rosso! Stavolta San Siro non ha fatto il miracolo. Niente Sansuolo a Milano. Dopo 4 anni da imbattuti alla scala del calcio i neroverdi tornano sulla terra, e nelle orecchie risuona solo la musica nefasta della sconfitta. Una partita mediocre giocata da due squadre in evidenti difficoltà, vinta dalla squadra con maggiore qualità che, con il minimo sforzo ha piegato le resistenze di una squadra, quella in maglia bianca, che ha dannatamente paura e con il passare delle giornate è finita con l'essere risucchiata nel vortice della lotta per non retrocedere. Nonostante le parole sconcertanti di mister Dionisi sulla crescita della squadra nelle ultime gare e sulla non preoccupazione (non può dire pubblicamente di essere preoccupato, sarebbe di fatto un autogol, ma forse bisognerebbe iniziare a lanciare anche altri tipi di messaggi), i segnali arrivati dalle ultime gare giocate dal Sassuolo sono preoccupanti.

Con la Roma, con il Cagliari, con l'Udinese, con il Genoa e anche contro il Milan si è vista una squadra impaurita, che non riesce più a esprimere il suo calcio brioso fatto non più di possesso palla ma di ripartenze veloci e letali (e questo è un altro segnale che dovrebbe far scattare il campanello d'allarme) e che ha provato a cambiare, giocando un po' più bassa e più accorta, perché i numeri della difesa sono allarmanti e sono da retrocessione. Il Sassuolo nelle ultime settimane ha smesso di fare il Sassuolo, non ha più coraggio, non ha la mente sgombra, non è sereno: 4 vittorie e 10 sconfitte in 18 partite (e tagliamo la testa al toro senza star lì a fare i calcoli prima o dopo la Juve e l'Inter) raccontano lo stato dell'arte in casa neroverde, dove tutti hanno delle responsabilità ma nessuno ha il coraggio di prenderle, ammettendo i propri errori.

La poca abitudine a lottare nelle sabbie mobili della classifica, vista anche la scarsa pressione che arriva da fuori, potrebbe essere doppiamente deleteria per questa squadra e per questa società. Il margine sulla zona calda si è sensibilmente ridotto, anche la Salernitana ultima in classifica ha accorciato. Bisogna lottare. E ora mi permetto di lanciare un appello ai tifosi: state vicini alla squadra! Ormai si leggono solo critiche (naturali visti i risultati) e anche qualche commento becero sull'allenatore, sulla dirigenza, sui giocatori. Ovvio, sembra che non vada più bene niente, sembra che tutto vada storto, ma la squadra ha bisogno di aiuto e solo i tifosi possono aiutarla. "Quando vinci sei di tutti, quando perdi sei solo mia". Vi dice qualcosa? Ecco, è in questi momenti che si vede il vero tifoso. Bisogna remare nella stessa direzione perché, io credo, alla fine il Sassuolo ce la farà. Ma con l'aiuto di tutti.

P.S.

Buon anno, con l'augurio che il 2024 regali ai tifosi neroverdi salute, gioia e serenità. E il 12esimo anno consecutivo del Sassuolo in Serie A!
Buon anno alla squadra, con l'augurio che ritrovi il coraggio di un tempo e torni a essere quella che ha destato invidia in tutta la Serie A!
Buon anno a mister Dionisi, con l'augurio che, come l'anno scorso, trovi la mossa giusta, la giusta soluzione, per risollevare le sorti della squadra!
Buon anno alla società e alla proprietà, con l'augurio che le prossime scelte abbiano di nuovo il tocco magico, anche mettendo mani al portafoglio!
Buon 2024, neroverdi!

Sezione: Editoriali / Data: Dom 31 dicembre 2023 alle 13:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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