Sgomberiamo il campo dagli equivoci: se c'era una squadra che non meritava di perdere ieri al Franchi tra Fiorentina e Sassuolo quella era la formazione neroverde. Volevamo delle risposte dalla squadra di mister Dionisi e quelle risposte, positive, sono arrivate, nonostante il ko. La prima risposta riguardava l'atteggiamento, troppo spesso altalenante e pessimo, specie nel primo tempo, con la Sampdoria. Dionisi ha mandato in campo praticamente gli stessi uomini che nella prima frazione hanno faticato con la Samp. Segnale, come sottolineava lo steso allenatore dopo la gara di mercoledì, che possono anche esserci dei problemi tecnico-tattici ma il problema principale è la testa. La squadra ha risposto con una gara attenta e ordinata, non concedendo nemmeno un tiro in porta alla Fiorentina che è uscita tra i fischi del suo pubblico. E questo è un aspetto che va sottolineato. Ero al Franchi anche l'anno scorso, si respirava uno spirito diverso anche con la Fiorentina sotto di 2 gol, ieri invece c'era la sensazione che il Sassuolo avrebbe potuto sfruttare questo spirito 'negativo' a suo favore. E ci era quasi riuscito.

Nella ripresa però le mosse di Italiano hanno immediatamente pagato con il gol di Saponara (su un'altra disattenzione clamorosa di Ferrari che nell'ultimo periodo sembra essere posseduto dallo 'spirito di Chiriches') ma la reazione neroverde c'è stata, con il pari di Berardi su rigore. Poi la beffa finale. Quello di Ruan non è mai rigore. Il Sassuolo meritava di tornare a casa con almeno un punto. Non c'è riuscito e deve riflettere, soprattutto per l'assenza di vittorie che ormai inizia ad essere importante: un solo successo nelle ultime 8 partite, 3 sconfitte consecutive (6 sconfitte nelle ultime 7 se si contano anche le amichevoli). Dionisi però è tranquillo. E forse fa bene a esserlo, viste le risposte arrivata dalla squadra a Firenze. Il tecnico neroverde l'aveva preparata benissimo, con il cambio campo di Obiang a innescare gli esterni. Peccato che Laurientè non fosse in giornata. Peccato che l'attacco continui ad essere in difficoltà ma qualche segnale positivo c'è stato.

Si può essere meno tranquilli, ma è un mio giudizio, sulla situazione in classifica. Obiang dice che il Sassuolo non può lottare per la salvezza e forse non ha tutti i torti ma deve capire che ora bisogna cambiare mentalità, bisogna mettersi il coltello in mezzo ai denti, andare in trincea perché sotto inizieranno a far punti. E sono solo 4 le squadre alle spalle dei neroverdi (potrebbero essere 3 in caso di vittoria dello Spezia). Il rischio è di 'sottovalutare' il problema e di accorgersene quando sarà troppo tardi. Questo non deve accadere. Come scrivevo dopo il ko con la Samp, bisogna remare uniti nella stessa direzione per scacciare via i cattivi pensieri. La squadra è con l'allenatore e ieri lo ha dimostrato. I tifosi devono sostenere la squadra, specie nei momenti di difficoltà, e questo è un momento di difficoltà. Domenica c'è la Lazio, poi Monza, Milan e Atalanta. Il calendario non aiuta ma la prova di Firenze ha dimostrato che questo Sassuolo può giocarsela con chiunque.

Sezione: Editoriali / Data: Dom 08 gennaio 2023 alle 12:11
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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